Proprio nel giorno dell’uscita del suo nuovo singolo, “Domeniche da Ikea”, Marco Carta ha rivelato sui social di essere risultato positivo al Coronavirus.
È un annata in cui non ci si riesce mai a godere appieno le cose belle. Mentre mi state riempiendo di messaggi per l’uscita del nuovo singolo, ho scoperto di essere positivo al covid. Nulla di grave: sto abbastanza bene, ma sono ovviamente costretto a rimandare tutta la promozione televisiva.
Mi raccomando: state attenti, fate i bravi perché ‘sto coso non scherza! (Anche se confronto a me è un dilettante).
Il Covid-19, che macina decine di migliaia di nuovi positivi al giorno e purtroppo centinaia di morti, ha colpito nelle ultime settimane diversi volti noti dello show business italico. Alessia Marcuzzi, Paola Perego, Alessandro Cattelan, Carlo Conti, nelle ultime ore ricoverato in ospedale.
Con “Domeniche da Ikea” l’ex vincitore di Sanremo ha virato verso una musica più dance ed elettronica, grazie anche al featuring del dj Angemi.
“Vedrete, il mio nuovo brano vi stupirà. Ho accettato una bella sfida e mi emoziona tantissimo questo viaggio negli anni ottanta che ho fatto. È una canzone dance, ma rilassata: spalmata nel tempo ma fuori dal tempo stesso che ritorna in questi nostri 20 20”, ha sottolineato Carta.
L’Ikea citata nel titolo è, ovviamente, quella che tutti conosciamo ma rappresenta soprattutto un simbolo, una metafora, l’emblema di un raggiungimento: “Un sogno d’amore, di felicità, un trasloco, l’emblema dell’essere adulti. Scagli la prima pietra chi, quando è diventato autonomo, non ha fatto i percorsi obbligati tra cucine, camere da letto e bagni.”
“Sono sempre stato abituato al contesto della musica elettronica, quella che si balla in discoteca, per intenderci”, ha confessato dj Angemi. “L’incontro con Marco è stato illuminante, in quanto ho capito che unendo il suo talento canoro alla mia produzione si potevano creare cose nuove e diverse. Il sound che abbiamo scelto tende decisamente a emulare quello degli anni ’80 che sta ritornando con grande forza nel mondo pop internazionale, basti pensare ai recenti lavori di Dua Lipa, The Weeknd e Lady Gaga”
“Ho amato quegli anni” conclude Marco. “Quelli di Michael Jackson, Freddy Kruger, Ritorno al Futuro, l’odore di sigaretta nei bar, il sole che sembra non bastare mai, l’odore di mia madre, la dipendenza avvenente nei suoi confronti, le musicassette, Pippo Baudo, il sole che sembra non bastare mai, l’odore di decolorante del salone dei miei, le frange cotonate, le spalline che facevano sembrare gli uomini Goldrake. Tutte queste cose sono nella mia memoria: colorate e plastiche come gli anni 80, come questo mio viaggio.”
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