Mentre in Australia si continua a dibattere circa l’introduzione a livello legislativo dei matrimoni gay, il consolato generale britannico nella terra dei canguri è un passo avanti e sta permettendo a molte coppie di sposarsi.
Sposarsi tra coppie dello stesso sesso è ancora illegale in Australia, ma alcuni hanno trovato un modo per farlo senza bisogno di allontanarsi dalla propria nazione: il Consolato Generale Britannico, infatti, concede alle coppie omosessuali di sposarsi, a patto che almeno uno dei due componenti sia un cittadino britannico. Il matrimonio non è legalmente vincolante in Australia (anche se è pur sempre necessario il permesso australiano per la celebrazione), ma è valido per la legge UK.
In una cerimonia di matrimonio, filmata dalla BBC, l’autorità che ha officiato la celebrazione ha dichiarato: “Questa cerimonia si sta tenendo sotto la legge UK, come immagino voi sappiate, e questo è il trentesimo matrimonio omosessuale che abbiamo officiato qui a Canberra”. I due novelli sposi, Ben e Simon, hanno invece scherzato con i giornalisti: “Questo matrimonio è benedetto dalla Regina. Quindi chi è più importante per voi? La Regina o la vostra intolleranza?”.
L’Australia, la più grande nazione a lingua inglese a non permettere ancora il matrimonio gay, è il Paese in cui si stanno celebrando gran parte di queste unioni, ma non il solo: il primo caso risale al 2015, quando nelle Seychelles un matrimonio così officiato provocò polemiche e l’ira funesta di un vescovo che si affrettò a parlare di “rito illegale, vergognoso e irrispettoso nei confronti delle Seychelles”, mentre la Cina è al secondo posto in questa speciale classifica.
British High Commission – Gay marriage
A Christian lobby group in Australia has called for Britain to keep out of the country’s long running debate on same-sex marriage. Hundreds of gay weddings like this one have taken place at the British High Commission in Canberra, using British law.
Pubblicato da BBC News su Mercoledì 26 aprile 2017
Abbiamo più volte parlato del dibattito attualmente in corso in Australia sul matrimonio gay: recentemente il governo ha vagliato l’idea di un referendum, respinto al mittente dalle associazioni LGBT, convinte che un’iniziativa del genere favorirebbe chi sostiene il no. Il premier, Malcolm Turnbull, è però contrario all’eventualità di un rapido voto in Parlamento: la situazione attuale è quindi di stallo.
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