Alla fine qualcuno prese parola. Dopo una settimana di ‘fuga carlocalendiana’ da una semplice domanda quotidianamente posta su Twitter dal giornalista Simone Alliva, ovvero “Qual è la posizione di Azione sul DDL Zan?“, Matteo Richetti, unico senatore di Azione in parlamento, ha dato segni di vita a riguardo.
“Siamo contro ogni forma di discriminazione e violenza. Comprese omofobia e transfobia, che tali sono. Voteremo la legge, che è stata migliorata anche dal prezioso lavoro di Enrico Costa in commissione. I partiti seri fanno così”, ha scritto l’ex Pd Richetti su Twitter, applaudendo la new entry di Azione a Montecitorio Enrico Costa, ex di Forza Italia e autore dell’ormai celebre emendamento ‘salva-idee’ inglobato (non senza polemiche) in Commissione giustizia.
Peccato che Carlo Calenda, leader di Azione, non abbia ancora risposto alla domanda delle domande, limitandosi a ricondividere il tweet di Richetti. Un comportamento onestamente inspiegabile, quello portato avanti dall’ex ministro dello sviluppo economico, attivissimo sui social ma in questo caso volutamente silente da giorni, anche se oramai bombardato di cinguettii che chiedono una sua risposta. Qualunque essa sia.
Su Twitter c’è chi ha chiesto a gran voce una replica proprio da Calenda e non da Richetti, ma dal profilo ufficiale di Azione hanno così ribattuto: “Quindi non basta la linea del partito, ovviamente concordata e anche piuttosto chiara, vuoi proprio scegliere quale esponente ti risponde. Per chiarezza, sugli orientamenti di voto in Parlamento solitamente si esprime Richetti, perché eletto qui e non in Europa. Calenda ti sembra uno che non dice cosa pensa per convenienza politica?!?! Mi sa che non hai la tv a casa e sei su Twitter da poco. Comunque, anche per Simone Alliva, questa non è “l’opinione di Matteo Richetti” ma la linea del partito. Dopo questo c’è la macchina della verità”.
In conclusione, i 3 parlamentari di Azione (2 alla Camera e uno al Senato) voteranno a favore del DDL Zan. Con o senza endorsement pubblico del leader di partito.
Update ore 11:05, dopo giorni di silenzio social, Carlo Calenda ha così replicato: “Abbiamo già risposto ieri: Azione vota a favore. Cosa posso fare di più per voi? Vi mando un telegramma? Una pergamena? Un messo parlamentare a cavallo da BXL? Un pellegrinaggio in ginocchio sotto la vostra sede? Fatemi sapere“.
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