Max, rifugiato gay scappato dalla Russia, racconta: “Mi consideravano perverso e malato”

Annalisa Camilli dell'Internazionale racconta una storia sconvolgente, fatta di vergogna e discriminazione: "Dopo tre tentativi di suicidio ho capito che valeva la pena vivere".

Max, rifugiato gay scappato dalla Russia, racconta: "Mi consideravano perverso e malato" - rifugiati gay russia - Gay.it
2 min. di lettura

Essere omosessuali a volte può essere difficile, soprattutto se si nasce in un paese che a priori ti considera disgustoso, malato, perverso. È stato molto difficile per Max, 35, rifugiato gay in Italia scappato dalla Russia. Vive nel Belpaese da soli due anni: è nato a San Pietroburgo e poi si è trasferito a Simferopoli, Crimea, insieme alla sua famiglia.

È riuscito, grazie all’aiuto delle associazioni, ad ottenere lo status di rifugiato perché nel suo paese rischiava costantemente di essere incarcerato a causa dell’aberrante “legge anti-propaganda gay”. È riuscito, grazie all’aiuto del suo attuale compagno Giovanni, a dargli un bacio in pubblico solo questo gennaio, durante la manifestazione per le unioni civili al Pantheon. Ha raccontato la sua storia a Annalisa Camilli dell’Internazionale: ve ne proponiamo un estratto qui, per leggerla tutta basta cliccare questo link.

***

“A Roma per la prima volta in vita mia ho visto una coppia gay che faceva una passeggiata mano nella mano, per me era un tabù, ero scioccato”, racconta Max che ripercorre tutta la sua storia: dalla scoperta di essere attratto dalle persone del suo stesso sesso verso i sette anni, fino a quando, a tredici, è stato picchiato da un gruppo di ragazzi.

“Mi dicevano che ero frocio, ma io non sapevo neppure che significasse. Mi hanno aspettato fuori da scuola, avevano 17 o 18 anni, erano più grandi di me. Hanno cominciato a insultarmi, hanno detto che dovevo andarmene dal quartiere perché ero gay e poi mi hanno massacrato di botte e io a casa non ho potuto nemmeno spiegare perché mi avevano picchiato”. Per le violenze subite, Max è stato ricoverato e ha perso l’uso di un rene.

“Al terzo tentativo di suicidio ho capito che tanto valeva vivere”, ricorda. Grazie al servizio civile internazionale Max arriva in Italia, a Tarquinia, e comincia a frequentare la comunità LGBT di Roma, poi decide di fare domanda di asilo. “Quando sono andato a presentare la domanda alla questura di Viterbo è stata dura, la persona che ha accettato la domanda era un po’ rigida, sembrava imbarazzata per la mia richiesta”, racconta.

Dopo solo un mese Max è stato chiamato per l’appuntamento con la commissione territoriale: “Mi ricordo benissimo quel momento: era domenica, alle dieci di mattina, e ho ricevuto una telefonata in cui mi dicevano di andare a prendere questo foglietto per fare il colloquio. Ero felice, non ci potevo credere, ero preparato ad aspettare molti mesi prima di essere convocato e invece è stato più veloce del previsto”.

La madre di Max chiama spesso a casa per sapere come sta suo figlio e gli chiede se ha trovato una fidanzata. “Non immagino che reazione potrebbe avere se le dicessi che il mio fidanzato si chiama Giovanni. È una persona molto gentile mia madre, molto forte, ma è omofoba”, dice Max.

Max racconta che in Russia essere gay significa vivere di nascosto. “Nel mio paese, l’omosessualità provoca sentimenti di disgusto nelle persone, si pensa che essere omosessuali sa una perversione occidentale”.

“I gay e le lesbiche suscitano sentimenti di paura, perché manca qualsiasi esperienza di cosa sia una coppia gay”, racconta. “Penso spesso a come reagirebbe mia madre, penso che ne sarebbe inorridita. Ma credo che prima o poi glielo dirò”.

Per leggere la storia completa sull’Internazionale clicca qui > > >

 

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.
Avatar
Giovanni Di Colere 1.11.16 - 8:20

Conosco molte coppie gay russe. Vivono in città diverse da quelle dove sono nati vivono lontano da casa nascosti persino ai vicini perché se questi avessero bambini potrebbero essere denunciati e condannati per "propaganda della omosessualità verso minori ". Ora non riescono più neanche a venire in vacanza ogni tanto in occidente poiché la scriteriata politica economica di Putin ha impoverito i russi il ceto basso e medio affiossando il rublo mentre i suoi amici hanno i miliardi investiti in Euro. Gli oppositori politici sono arrestati i giornalisti scomodi eliminati come la Politivskaja.

Trending

Kim Petras cancella tutti i concerti estivi per "problemi di salute" - Kim Petras 1 - Gay.it

Kim Petras cancella tutti i concerti estivi per “problemi di salute”

Musica - Redazione 26.4.24
Vincenzo Schettini

Vincenzo Schettini tra coming out e amore: “Francesco mi completa, è la mia metà” (VIDEO)

News - Redazione 24.4.24
Gianna Ciao GIornata Visibilita Lesbica

Gianna Ciao, le lesbiche durante il fascismo e la Giornata Mondiale della Visibilità Lesbica

Culture - Francesca Di Feo 26.4.24
Mahmood Matteo Salvini

Salvini di nuovo contro Mahmood, la Lega si oppone al premio Rosa Camuna

Musica - Mandalina Di Biase 24.4.24
Ornella Vanoni Elisa Calcutta Madame Mahmood

Ornella Vanoni “Senza fine”: Madame, Elisa, Calcutta, Mahmood, Patty Pravo e tutti gli ospiti di due concerti che passeranno alla storia

Musica - Emanuele Corbo 25.4.24
Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri sono diventati genitori di Mia e Sun: "Un sogno diventato realtà" - Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri genitori - Gay.it

Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri sono diventati genitori di Mia e Sun: “Un sogno diventato realtà”

Culture - Redazione 23.4.24

I nostri contenuti
sono diversi

Russia LGBT - terapia riparativa

Russia: “curare le persone LGBTI”, smascherati 12 enti che operano indisturbati tra abusi fisici, sessuali e psicologici

Corpi - Francesca Di Feo 5.3.24
russia-manifestazione-all-out-roma

Russia, manifestazione globale di All Out il 16 marzo contro la persecuzione sistematica della comunità LGBTQIA+

News - Francesca Di Feo 13.3.24
Associazioni LGBTQIA+ italiane in piazza per dire basta alla criminalizzazione degli attivisti russi - sit in Russia 8 - Gay.it

Associazioni LGBTQIA+ italiane in piazza per dire basta alla criminalizzazione degli attivisti russi

News - Redazione 11.1.24
Giorgia Meloni dirotta in Albania 36.000 migranti l'anno. Che fine faranno le persone LGBTQIA+ in fuga dai paesi omobitransfobici africani? - Giorgia Meloni e Edi Rama - Gay.it

Giorgia Meloni dirotta in Albania 36.000 migranti l’anno. Che fine faranno le persone LGBTQIA+ in fuga dai paesi omobitransfobici africani?

News - Federico Boni 7.11.23
russia lgbt estremisti

Russia, Corte Suprema dichiara estremista il movimento LGBT: escalation persecutoria

News - Redazione Milano 30.11.23
Marocchin gay suicidio autopsia

Il ragazzo gay marocchino si è suicidato perché l’Italia lo ha respinto? La procura chiede l’autopsia

News - Redazione Milano 5.3.24
Pavel Lobkov

Mosca, giornalista mostra segni di aggressione “Così picchiano un fr**io”

News - Redazione Milano 2.1.24
russia-repressione

Russia, nuova ondata repressiva verso comunità LGBTQIA+ e dissidenti politici

News - Francesca Di Feo 21.11.23