La chiacchierata autobiografia di Miguel Bosè, in Italia ancora inedita, diventerà serie televisiva Paramount Plus. “El son del Capitán Trueno” avrà come protagonisti Iván Sánchez e José Pastor, chiamati ad interpretare l’artista in due fasi distinte della sua vita. Sei puntate in cui rivelare la verità dietro l’ispirazione, la composizione e la registrazione di alcune delle sue opere più iconiche e come questo successo abbia influenzato la sua vita privata.
Bosé, questo il titolo del progetto, ritrarrà l’incredibile vita di un artista dalla personalità unica e riconoscibile, partendo dall’inizio della sua carriera nei primissimi anni ’70. Figlio di Lucia Bosè e del torero spagnolo Luis Miguel González Lucas, negli ultimi due anni Miguel ha fatto parlare di sè in quanto negazionista, con dichiarazioni a dir poco discutibili sul Covid-19.
Cantante, attore, ballerino, Miguel esplode poco più che 20enne con il brano Anna. L’anno prima è sul set di Suspiria, capolavoro di Dario Argento. Gli anni ’80 sono gli anni dell’exploit discografico, con sei album pubblicati e una ventina di singoli. Vinti 3 Festivalbar, Miguel conduce Sanremo 88 al fianco di Gabriella Carlucci, nell’anno del trionfo di Massimo Ranieri con Perdere l’Amore. Nel 1991 prende parte a Tacchi a spillo di Pedro Almodóvar, con una memorabile interpretazione «en travesti» di Un anno d’amore di Mina, per poi condurre Operazione Trionfo nel 2002 e diventare direttore artistico di Amici nel 2013. Nel mezzo, nel 2011 è diventato papà di due gemelli, Diego e Tadeo, avuti grazie alla maternità surrogata. Nel 2012 arrivano anche i gemelli Ivo e Telmo. Nel 2018 ha fatto clamore la rottura con Nacho Palau, suo storico compagno, con conseguente battaglia legale sull’affido dei piccoli.
Ad interpretare Miguel nella serie, come detto, due attori. 20enne volto della soap Una Vita, José Pastor ha iniziato la sua formazione recitativa nel 2014, presso l’Escuela Superior de Arte Dramático (ESAD) nella sua Malaga. Ha alternato gli studi di recitazione a corsi di danza e il suo primo ruolo televisivo è arrivato nel 2018, nella serie TVE La otra vistas. Ha anche partecipato a Hospital Valle Norte e Acacias 38, e ha debuttato al cinema nel film Al oleo y Cerdita.
Oggi 47enne, Iván Sánchez è nato a Madrid e ha recitato in serie come Hospital Central, The Authentic Rodrigo Leal, Hispania, The Legend o La Reina del Sur. A teatro ha invece preso parte al musical The Bodyguard. L’anno scorso ha vinto il Maguey Award come miglior attore per il film Isaac, e attualmente sta girando la terza stagione della serie La mujer de mi vida a Miami.
La serie tv si concentrerà sui primi decenni della vita di Miguel Bosè, che nel 2013, dalle pagine della rivista Shangay, fece così coming out.
“Rivendico la mia diversità: sono single, gay e padre. Ah dimenticavo, ho quatto figli e non due come credevate!”. “Ho avuto Ivo e Telmo sette mesi dopo i primi due gemelli, Diego e Teo, ma non lo sa quasi nessuno. I bambini crescono tutti insieme nella villa di Madrid, lontano da occhi indiscreti. Quando ho sentito il desiderio di diventare padre, avevo già superato i cinquanta anni e quindi l’adozione mi era già preclusa in tutto il mondo. E’ stato il mio amico Ricky Martin a suggerirmi una madre “in affitto”: in Spagna non è legale, ma negli Stati Uniti sì”. “Negli Stati Uni è il mercato che crea la legge e sono più avanti di noi”. “Mi sono deciso a parlare della mia famiglia diversa perché vorrei che tutti i gay o le lesbiche avessero la possibilità che ho avuto io, che per ora sono solo per chi ha ingenti mezzi economici”.
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