“Prendetevi sempre cura di voi perché siete l’unica cosa che conta. Il resto è solamente un bla bla bla che non può scomporre il vostro Make-Up“. Con queste parole Narciso ha salutato le sue compagne, dopo l’eliminazione da Drag Race Italia. Un messaggio col rossetto, per accompagnare il resto delle concorrenti durante il loro viaggio, prima di uscire dalla werk room. Parole che l’artista ha portato con sé anche fuori dal programma, fino a trasformare quel piccolo mantra un inno universale: è così che è nato Make Up, brano d’esordio scritto a quattro mani insieme a Roberto Casalino e prodotto da Francesco Tosoni, che inaugura un percorso da solista e di rinascita personale. “La canzone è una spinta di coraggio per tutti coloro che nella vita arrivano a sentirsi sconfitti” dice a Gay.it “Con tutti quei bla bla – fuori e dentro la nostra testa – arriviamo a creare un abito metaforico per uscire a festa e risplendere più che mai“.
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Narciso, fuori dal palco Stefano, è cresciuto in provincia di Frosinone a pane e musica: sin da piccolo ballava, suonava il pianoforte, e a soli 8 anni ha scritto la sua prima canzone (ripercorrendo la linea melodica di Dio fa qualcosa dal Gobbo di Notre Dame, ha cambiato il testo trasformandolo in una dedica al papà). Solo molti anni dopo, una volta trasferito a Roma, entra a contatto con l’effervescente e vistoso mondo delle drag queen, e in lui scatta qualcosa: “Guardandole sentivo una pulsione, una necessità di voler estroflettere all’esterno rendendo tangibili tutti quei sogni e desideri legati alle mie passioni” ci racconta “Musica, make up, moda. Tutto ciò doveva prendere forma in un essere, che è diventato Narciso.”
Narciso è supereroina, l’alter-ego di Stefano che risplende accompagnato da uno stile androgino che si discosta dai canoni tradizionali del mondo drag: “Si pensa che nel mondo drag non ci siano stereotipi, non è questa la realtà. Essere un artista con un aspetto androgino e principi legati alla cultura queer non è mai stato semplice” racconta “Spesso ho dovuto giustificare l’assenza di parrucche o seni finti, e spesso ho dovuto giustificare cosa fosse per me la bellezza. Questo lo vive ogni persona che deve giustificare chi è”.
Drag queen significa letteralmente “regina del trascinamento, del coinvolgimento”, e per Narciso l’arte drag lascia qualcosa a chi guarda, urlando un messaggio a polmoni aperto e utilizzando la propria voce come megafono. Nonostante i giganti passi in avanti, sottolinea che anche nel mondo drag ci sono ancora altri step da fare: “Siamo indietro sul desiderio di volerci aprire così tanto al mondo esterno, per questo mi batto per aprire l’arte drag ad un pubblico eterogeneo sempre ampio” spiega a Gay.it “In Italia dobbiamo sdoganare tutti quei concetti sulla nostra cultura con i mezzi giusti, e io spero di riuscire di abbattere tutto questo attraverso la musica e i miei testi”.
Con Make Up, Narciso ha l’obiettivo di far rispecchiare chi ascolta, abbattendo tutti quei preconcetti e quei timori che un clima politico come quello attuale non fa altro che alimentare: “È un invito a sentirsi a proprio agio con sé stessi, in una vita e società che soprattutto adesso che siamo ancora indietro sul fronte dei diritti, ci fa sentire stretti e incapsulati. La mia vittoria sarebbe far sentire a casa tutte queste persone che ancora pensano di essere sole ma non lo sono” dichiara, concludendo: “La mia più grande soddisfazione sarebbe che le persone arrivassero a pensare di me e del mio singolo: mi ci rivedo, mi sto guardando allo specchio. So di non essere solo perché c’è qualcuno che con la sua musica sta creando un safe space, un posto che posso chiamare casa.”
Potete ascoltare Make Up su Spotify e su tutte le altre piattaforme streaming.
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