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Da Jovanotti e Pausini ai Måneskin, intervista a Nick Cerioni: “Uniti possiamo fare la differenza”

Botta e risposta con l’uomo che ha inventato i look di Maneskin, Laura Pausini, Jovanotti, Achille Lauro e che tutto il mondo ci invidia.

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3 min. di lettura

Nick Cerioni è nato nelle Marche, a Chiaravalle 38 anni fa; inizia a lavorare nel team styling con MTV nel lontano 2007 e tre anni dopo fonda la Sugar Kane con il socio e poi marito Leandro Emede, con il quale ha due figli Blu e Libero; lo studio creativo, che produce foto, video e styling per artisti e discografici  porterà numerosi incontri lavorativi, con Jovanotti, primo amore professionale, poi Laura Pausini, Achille Lauro, fino al palcoscenico mondiale con i Maneskin.
Abbiamo raggiunto Nick Cerioni, per farci raccontare di sé, del lavoro, della famiglia. Una storia di energia positiva, fede nei propri sogni, una storia d’amore, ma anche di professionalità. Una storia di esempio e orgoglio.

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Nick Cerioni e suo marito Leandro Emede

 

Nick Cerioni in uno slogan

Ribelle e ribaltatore di regole.

 

Qual è stato il tuo sliding doors?

Scegliere di intraprendere un percorso spirituale nei mei 20’s e vedere la mia vita cambiare. Da lì in poi di sliding doors ne ho viste scorrere tante: l’incontro con il mio socio e marito, lavorare ad Mtv, Jovanotti a Los Angeles, e poi Achille Lauro. E tantissimi altri.

 

Con quale artista ti è piaciuto lavorare maggiormente?

Ti dico Jovanotti perché stato il primo in assoluto a credere nelle mie, nelle nostre potenzialità. Per me lui è un genio, grandissimo artista e inventore di cose meravigliose. C’è senza dubbio un prima e dopo Jovanotti in Italia, specialmente nel mondo dei live.

 

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Con chi ti piacerebbe lavorare?

Mi piacerebbe lavorare con artisti internazionali, sia del mondo latino sia di quello statunitense. Amo molto la scena spagnola: C.Tangana, Nathy Peluso, Rosalia ovviamente, Guitarricadelafuente e molti altri. Mi piacerebbe lavorare non solo allo styling, ma sulla creatività a tutto tondo di un progetto.

 

Nick Cerioni 20 anni fa

Inquieto, sognatore ma molto concreto, incosciente, pieno di vita.

 

Nick Cerioni fra 20 anni

Spero felice, sano e orgoglioso di aver costruito una realtà solida, sempre dedicata a creare cose belle, importanti, di rottura e aspirazionali. Spero di crescere due figli fieri, intelligenti, sensibili, spirituali e combattivi.

 

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Hai un aneddoto divertente della tua carriera a cui sei particolarmente affezionato?

Ho molti aneddoti felici più che divertenti: lavorare con Lorenzo sulle idee dei costumi dei suoi live e vederli prendere vita, aver lavorato con Laura Pausini per palchi internazionali, lavorare a Sanremo specialmente al progetto Achille Lauro. Tanti per fortuna.

 

Sei mai stato discriminato lavorativamente o nella vita quotidiana?

Nella vita quotidiana ho avuto la fortuna di non essere stato discriminato da adulto, da ragazzino ho subito il tipico bullismo scolastico, purtroppo anche da parte di insegnanti. Ma mi sono sempre sentito diverso da tutti, nel bene e nel male, e questa diversità è stata per me croce e delizia, forza e debolezza.

 

 

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Una tua riflessione sul DDL Zan.

Era una legge da approvare senza discussione. Il dibattito che si è creato dimostra la bassezza, la pochezza, la volgarità e lo scollamento dalla realtà che ha la nostra politica, soprattutto di destra ovviamente. Su Renzi stenderei un velo pietoso.

 

Che messaggio ti piacerebbe mandare ai lettori di Gay.it?

Che dobbiamo essere sempre uniti nelle lotte giuste per la nostra comunità e non solo. Grazie all’unità possiamo davvero fare la differenza.

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