Da Gay Center arrivano nuovi episodi di omofobia, avvenuti nel nostro Paese. Ogni mese, ogni settimana, ogni giorno, le persone LGBT+ italiane sono vittime dell’odio omofobo.
Nelle ultime settimane, ci sono state 3 casi, sia da parte della famiglia che non accetta l’omosessualità del figlio, a un atto vandalico ai danni di una coppia. L’omofobia, a quanto pare, non va mai in vacanza.
Gli ultimi 3 atti d’omofobia in Italia
Partiamo con il fatto più grave: siamo nel Sud Italia e dei genitori pianificano un’azione punitiva. La vittima è il figlio di 20 anni, omosessuale. Loro non hanno mai accettato l’orientamento sessuale del ragazzo, e vogliono fare di tutto per farlo vivere come loro pensano sia giusto. Ma il ragazzo scopre l’iniziativa dei genitori, e riesce a scappare prima del loro arrivo. Si è rivolto alle forze dell’Ordine e all’OSCAD (Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori), che lo hanno portato in un luogo sicuro.
“Sporchi fr*ci“. Così sono stati etichettati due ragazzi omosessuali, a Roma, da un Receptionist dell’albergo dove la coppia stava trascorrendo qualche giorno. I due hanno segnalato il fatto al direttore dell’hotel 5 stelle di via Aurelia, che si è attivato immediatamente prendendo delle azioni disciplinari nei confronti del dipendente.
Infine, andiamo a Milano. Qui, in zona Conciliazione, una coppia di ragazze ha trovato la scritta “lesbiche” scritta con un pennarello indelebile sotto al loro nome nel citofono.
Appello per un programma elettorale che pensi alla comunità LGBT+
Gay Center infine lancia un appello, visto quanto successo al governo in carica, affinché i partiti si attivino anche nei confronti dell’omofobia in vista delle prossime elezioni, per contrastare questi atti intimidatori e di odio.
© Riproduzione RiservataQueste, sono solo alcune delle segnalazioni che riceviamo al numero verde Gay Help Line 800 713 713, da persone lesbiche, gay e trans che dovrebbero poter vivere serenamente questi giorni di vacanza, certamente più dure sono le vessazioni che si trovano a vivere tutto il resto dell’anno nel mondo del lavoro, per non parlare di quello scolastico. Chiediamo che alle prossime elezioni, ormai vicine, sia centrale la lotta all’omofobia nei programmi di tutti partiti, con proposte chiare ed utili. Siamo stufi di essere considerati cittadini di serie C.
Fossi un politico non farei NIENTE per i gay, perchè tanto i gay alla fine non premiano chi li aiuta, com’è successo per chi si è preso tutta la macchina del fango cattofascista pur di fare le unioni civili!
Cosa è successo? Questa mattina Gay.it apre il giornale con la notizia di due ragazzi gay tunisini picchiati e accoltellati da dei parenti a Padova ; l’ articolo viene commentato da un lettore al quale io rispondo e subito dopo il citato articolo corredato con una grandissima foto di apertura, sparisce. L’articolo quì sopra invece parla degli ultimi tre casi di omofobia recenti e il secondo caso di omofobia trattato parla di genitori italianissimi che pianificano un’azione punitiva nei confronti del figlio gay (e chi si firma Dereck dovrebbe un pochino fare autocritica o perlomeno dichiarare apertamente il suo astio nei confronti di un qualsiasi immigrato sia gay o non gay). Naturalmente so che l’articolo sopra è stato pubblicato due giorni fa ma mi interessava far capire a Dereck l’analogia dei due casi. Sicuramente a me sarà sfuggito qualcosa ma piacerebbe sapere il perchè della scelta di non parlare più dei ragazzi gay tunisini. Grazie.