Sabato 6 giugno, Coronavirus permettendo, Cuneo ospiterà il suo primo storico Pride, organizzato da Arcigay Cuneo GrandaQueer LGBT. Dopo i 5 storici Pride del 2019 (Vercelli, Alessandria, Torino, Asti e Novara), il Piemonte si fa quindi sempre più rainbow. Un evento a lungo atteso che arriva al termine di quattro anni di intenso lavoro e in seguito alla richieste di tante realtà che operano sul territorio. Un pride che attraverso il suo nome – (R)Esistenza – parlerà di valori condivisi che appartengono alla storia d’Italia, ma soprattutto della provincia di Cuneo, medaglia d’oro alla Resistenza, culla di un patrimonio che si intreccia con la cultura e col sentire istintivo degli abitanti – vecchi e nuovi – della Granda.
Un istinto quello della Resistenza, che sembra offuscato da atti spregevoli d’odio come lo stillicidio di pestaggi omofobi, la violenza sempre più plateale dei discorsi xenofobi, razzisti e fascisti, ormai definitivamente sdoganati dai media e da chi, per pigrizia, paura o opportunità, alimenta una retorica delle rivendicazioni e dei particolarismi, e racconta il nostro paese come un chiasso di fazioni contrapposte, lasciando indietro una realtà forse meno rumorosa, ma molto più diffusa, profonda e condivisa, che affonda le sue radici nel territorio da sempre.
Il Pride di Cuneo, continuano gli organizzatori, porterà in piazza le forze progressiste del Paese: le persone che si spendono quotidianamente perché tutti possano avere le stesse possibilità, nel lavoro, nell’amore e nell’espressione di sé. Nuove famiglie, migrazioni, diritti e riconoscimento per le persone LGBT, ruolo della Resistenza nella società di oggi sono solo alcuni dei temi della piattaforma rivendicativa del Pride di Cuneo. Un evento che sarà preceduto da “I colori del Pride”, serie di appuntamenti in tutta la provincia scaturiti dall’esperienza decennale de “I colori dell’amore” – un percorso di riflessione e partecipazione su tematiche LGBT in cui GrandaQueer e VOCI ERRANTI ONLUS hanno coinvolto numerose scuole e istituzioni della provincia.
“(R)esistiamo, e con gratitudine e fermezza intendiamo percorrere tutti assieme una strada tracciata per noi da persone mai dimenticate. Per questo il punto di arrivo del corteo sarà il monumento alla Resistenza: il simbolo dell’inizio della nostra storia ma anche di un nuovo percorso che intendiamo imboccare tutti assieme. Per celebrare chi ha costruito l’Italia coraggiosa e generosa che ci rappresenta; per rinnovare il nostro impegno e la nostra appartenenza oltre all’inutile frastuono dei particolarismi e della paura, per far vedere a tutti il vero valore di una Provincia che non appare, ma è; per far fiorire nuove strade, nuovi futuri, nuove possibilità per tutte e tutti: (R)esistenza! – spiegano gli organizzatori – non chiediamo tutele per le minoranze ma ci impegnamo per creare percorsi comuni di inclusione che tengano conto dei contributi di tutta la società”.
(R)esistiamo, rimarcano dal Piemonte. In piena pandemia da Coronavirus, non si poteva scegliere slogan migliore. 6 giugno 2020, tutti a Cuneo.
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