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Palermo, attivista gay denuncia: “Insultata da una scolaresca nell’indifferenza delle maestre”

Massimo Milani da anni è crossdresser, indossa abitualmente abiti femminili.

Palermo, attivista gay denuncia: "Insultata da una scolaresca nell'indifferenza delle maestre" - milani - Gay.it
< 1 min. di lettura

Insultata da una scolaresca mentre cammina per strada “nell’indifferenza delle maestre“. Questa la denuncia di Massimo Milani, storico attivista gay di Palermo, conosciuto da tutti per la sua abitudine di vestirsi da donna.

È bello cominciare la giornata ed essere insultata da una intera scolaresca, a maggioranza maschile, a colpi di ”pezzo di fr…’, tra l’indifferenza delle maestre, che redarguite da me dichiarano: ‘è il loro linguaggio’. “Il ‘complotto gender’ è una realtà e fa stragi“, conclude Massimo Milani. L’attivista gay, tra i primi a Palermo a organizzare nel 1993, quando le unioni civili erano lontane anni luce, un matrimonio simbolico col suo compagno, Gino Campanella.

Solo dopo aver insistito con le insegnanti della scolaresca, come denuncia Massimo Milani, dopo un po’ queste hanno chiesto agli studenti di scusarsi: “Ma non si rendono conto della la gravità della cosa. Fr… è un intercalare ormai, non un insulto“, precisa l’attivista sempre su Facebook.

Era il 28 giugno del 1993, quando Massimo Milani e Gino Campanella, decisero di sposarsi, almeno simbolicamente, pubblicamente. Decisero di farlo in piazza Pretoria, davanti al Palazzo delle Aquile. Massimo e Gino, fra i fondatori dell’ Arcigay a Palermo, hanno iniziato la loro battaglia contro per l’uguaglianza dei diritti negli anni ’70.

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One thought on “Palermo, attivista gay denuncia: “Insultata da una scolaresca nell’indifferenza delle maestre”

  1. Ah certo che se questi sono gli insegnanti.. pensare che “frocio” sia solo un intercalare e non un’offesa capace di trafiggere chi gay lo è veramente e che, soprattutto quando si è ragazzini, può segnare la tua autostima per il resto della vita, vuol dire non avere la benchè minima idea di cosa voglia dire insegnare l’uguaglianza e il rispetto! Io le avrei chiesto inoltre se per lei sarebbe normale allora che magari una ragazza coi tacchi che cammina sculettando venga chiamata troia o un ragazzino di colore venga apostrofato come negro o extracomunitario, tanto sono intercalari usati comunemente allo stesso modo, no? 0_o

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