Sabato pomeriggio la città di Perugia vivrà il suo primo grande corteo in nome dei diritti e dell’uguaglianza.
Il Perugia Pride attraverserà per la prima volta le vie del capoluogo umbro con slogan, striscioni, carri e musica, come avviene da ormai quasi cinquant’anni in tutte le principali città del mondo. Non più ‘stanziale’, come avvenuto fino ad oggi, ma in movimento. L’appuntamento per il concentramento è alle ore 15 in Piazza Grimana / Fortebraccio, da dove il corteo si muoverà fino ad arrivare in Piazza Italia, ai Giardini Carducci, dove si terranno gli interventi conclusivi.
Oltre 50 le associazioni e le organizzazioni presenti al corteo, con patrocini istituzionali da Regione, Provincia e 6 comuni della regione e decine gli sponsor di attività commerciali che in città hanno voluto sostenere il Perugia Pride.
«Il senso di questo Pride sta tutto nelle vicende che hanno visto negli ultimi anni Perugia e l’Umbria retrocedere pericolosamente nel terreno dei diritti civili – spiega Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos – c’è bisogno di Pride, c’è bisogno di tornare in piazza proprio perché nel 2018 dobbiamo ancora lottare affinché siano riconosciuti i diritti a Joan, piccolo bambino figlio di due mamme perugine o difendere Fabiola, la bibliotecaria di Todi, che si è opposta alla messa all’indice di libri che trattano i temi dell’orientamento sessuale e del rispetto di tutte le famiglie. Scendiamo in piazza per tutti i piccoli Joan e per tutte le Fabiole che lottano giornalmente contro discriminazioni e censure. Quello che chiediamo è rispetto delle differenze e uguaglianza dei diritti, concetti che ancora oggi non possiamo dare per scontati.»
Grande attenzione anche alla questione migranti, che si è scelto di rendere centrale. Il filo conduttore è la lotta per la liberazione dalla discriminazione, quella subita dalle persone lesbiche, gay, bisessuali, trans* e intersex, ma anche quella subita dai migranti, dalle donne, dai lavoratori, dagli studenti. Il Perugia Pride sarà una pacifica “invasione” delle strade di Perugia, per portare negli spazi pubblici identità e differenze che devono essere un valore nella costruzione di una società più aperta, più libera e più inclusiva.
«Dopo i recenti attacchi del Ministro Salvini e la preoccupante ondata razzista che sta vivendo il nostro paese abbiamo scelto anche noi di dare un segnale concreto – conclude Bucaioni – il corteo del Perugia Pride verrà aperto da un gruppo di migranti LGBTI. Persone omosessuali e transessuali scappati dai propri paesi dove subiscono discriminazioni e violenze che arrivano fino alla pena di morte. Sabato saranno con noi e porteranno lo striscione di apertura di quella che sarà una grande manifestazione di libertà e diritti.»
Oltre a Perugia, sabato scenderanno in strada anche Milano, Pompei e Padova. Un lungo, caldo e affollato sabato arcobaleno.
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