Un’altra aggressione omofoba in questa lunga prima estate con il governo più a destra della storia della Repubblica. Un uomo di 35 anni stava passando la serata in un locale friendly di Pescara, vicino a uno stabilimento balneare, con amici, in tutta serenità. Una volta uscito dal locale è stato avvicinato da un gruppo di giovani, che hanno iniziato ad insultarlo. Quando uno dei ragazzi gli ha chiesto se fosse gay, l’uomo ha risposto di sì. A quel punto, una volta giratosi, è stato colpito con un pugno e una manata sul volto. L’aggressore è subito scappato via. Il 35enne è andato al pronto soccorso per sottoporsi a medicazione nonché ad una visita specialistica per poter escludere eventuali ripercussioni a livello oculare e ora sta valutando se presentare denuncia.
“Come Associazioni del territorio impegnate nella difesa della comunità LGBTQ+, continueremo instancabilmente le battaglie in corso volte al raggiungimento dei Diritti assenti in Italia e a chiedere a gran voce l’introduzione, a livello legislativo, dell’aggravante per i crimini mossi da odio omolesbobitransfobico. Episodi del genere ci ricordano tristemente quanto sia ancora necessario continuare a lottare affinché questa società diventi davvero accogliente e aperta, in modo da non dover più assistere a queste deplorevoli vicende. Offriamo al ragazzo, se vorrà, assistenza legale“, hanno commentato Mazì di Arcigay Pescara, Jonathan di Diritti in Movimento e La Formica Viola.
Dura anche la reazione di Maurizio Acerbo, ex deputato ora segretario nazionale di Rifondazione Comunista, coordinamento di Unione Popolare.
“L’ennesima aggressione a Pescara ci ricorda che l’omofobia esiste ma purtroppo le forze politiche di destra la coprono e alimentano”. “Impedire l’approvazione di una legge contro l’omofobia e le campagne contro la cosiddetta ideologia gender nelle scuole sono manifestazioni di oscurantismo reazionario. Il fatto che i responsabili dell’aggressione siano un gruppo di giovanissimi mostra quanto sia indispensabile che nelle scuole si educhi al rispetto. L’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali è una forma di razzismo che non ha alcuna giustificazione ma ha purtroppo profonde radici nella nostra storia. A nome di Rifondazione Comunista esprimo la solidarietà alla persona aggredita e la più netta condanna dell’aggressione“.
Pescara ha già vissuto eventi omofobi in passato, come nel 2019, quando una coppia di ragazzi che si teneva per mano venne aggredita mentre passeggiavano per il centro della città. Nel 2017, invece, un giovane volontario Arcigay venne inseguito e minacciato dopo aver dato un bacio sul lungomare ad un altro ragazzo.
Immagine di repertorio creata con AI
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