Pink è tornata sulle scene!
Non solo per parlare delle sue vecchie scaramucce con Madonna, ma soprattutto per rilasciare un nuovo album, Trustfall, disponibile ovunque dallo scorso 17 Febbraio. L’album è una carrellata di canzoni dance-pop con l’obiettivo di farci ballare mentre il mondo cade a pezzi, nel tentativo di esorcizzare i nostri demoni tutt* insieme: “Fa male” spiega l’artista in un’intervista con Gay Times “È dura stare al mondo oggi. È dura essere un genitore, una figlia, e un essere umano”.
Pink riflette sul trauma del nostro periodo storico, dal cambiamento climatico all’assenza di diritti o parità. “È tutto un disastro” riconosce, rifiutandosi di arrendersi oggi come quindici anni fa: nell’estate 2022, era stata sommersa da insulti per aver denunciato apertamente – insieme a numerose altre artiste – la decisione della Corte Suprema di abolire l’aborto. “Taci e canta” commentavano i troll, ma a Pink non gliene può fregare di meno se agli omofobi, razzisti, e misogini non piace la sua musica: “Beh, vaff*nculo, non faccio musica per te” risponde a Gay Times “Un’altra persona non verrà al concerto? Quel concerto è già sold out in ogni caso. F*nculo.”
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Da quando rifiutò l’invito della Famiglia Reale perché contro la loro caccia agli animali (ndr. Pink è attivista e promotrice dell’associazione animalista PETA) a quando nel 2006 scrisse Dear Mr. President contro il Presidente George Bush e la sua opposizione al matrimonio gay, Pink è rimasta negli anni alleata delle cause più importanti, dal #MeToo a Black Lives Matter. Quando sia figlia di 11 anni le chiede perché lo fa, Pink risponde che non puoi restare senza fare niente.
“Sono nata e stata cresciuta come una guerriera” dice a Gay Times “I diritti umani non ce li ha chiunque, ce li stanno togliendo. Le persone vengono bullizzate perché sono diverse o per un percorso differente, ed è una stronzata. Nessun* sarà mai davvero al sicuro se un gruppo viene escluso dalla conversazione. Tutti questi gruppi vengono esclusi perché altri sono pieni i odio e pensieri insensati. Ci sono molte più brave persone che cattive al mondo. Ma quelle cattive sono solo molto rumorose e organizzate“.
Pink ha dichiarato nel 2012 alla rivista The Advocate di non sentire il bisogno di ‘etichettare’ la propria sessualità, racconta di avere ricevuto insulti lesbofobici per tutta la sua carriera: “Perché sarebbe un insulto? Mi vedi come una donna forte, quindi devo essere una lesbica o un uomo? È davvero il meglio che sai farer? È così ridicolo” risponde l’artista, definendo odio e divisioni “una perdita di tempo”.
“Mio padre era colpevole di tante cose, ma sono nata con valori, etiche, morali, e inclusività e non mi piace vedere le persone essere prese di mira per qualcosa. Sono una difenditrice e penso che la vita sia molto più divertente quando hai la libertà di viverla come vuoi tu” conclude: “Gli omofobi si stanno perdendo tanto divertimento”.
Durante l’intervista Pink non perde occasione per ribadire il suo amore e supporto verso la comunità LGBTQIA+, definendosi “decisamente un’alleata” e ribadendo l’importanza di sentirsi capit*: “Perché è tutto quello che vogliamo nella vita, no? Vogliamo l’amore, essere amat*, essere vist*”.
L’artista parla dei suoi concerti, definendoli uno spazio collettivo che accomuna una varietà di soggettività diverse che si accorgono “di non essere poi così diverse”: “Ad un concerto, ho visto un motociclista barbuto vestito di pelle vicino una drag queen con l’outfit di Glitter in The Air, e potevi intuire che non volevano stare vicin*” racconta nell’intervista “Alla fine dello spettacolo, erano a braccetto, danzavano, piangevano, e ridevano assieme, vivendo un’esperienza che probabilmente l* ha cambiat* entramb* – e nel mentre, ha cambiato anche me. È bellissimo. È magia”.
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