I gay sono anormali e vanno trattati alla stregua dei bambini “mongoli”. Usa proprio il termine che una volta si usava dispregiativamente per indicare gli affetti da sindrome di Down, il primo ministro ugandese nel descrivere le politiche contro le persone lgbt. Amama Mbabazi, in un incontro con gli ambasciatori del suo paese, risponde alle critiche verso gli stranieri che a suo dire faticano a comprendere la recente legge che autorizza la prigione per sodomia. “Per le nostre tradizioni, e anche per me, l’omosessualità è anormale. Detto questo, come trattiamo gli anormali nella nostra società? Li uccidiamo? Se vi accorgete di qualcuno che è anormale e dite ‘uccidiamolo’, secondo me l’anormale siete voi. Loro hanno bisogno di aiuto. Come trattate i vostri bambini se nascono mongoli? Li uccidete? Li imprigionate per il resto delle loro vite?”.
Il mese scorso il parlamento ugandese ha approvato una legge che punisce il sesso fra persone dello stesso sesso con l’ergastolo. Ma la punizione è estesa anche se due uomini o due donne si baciano o si toccano. La promozione dell’omosessualità è invece punita con una pena che va dai 5 ai 7 anni. Contro il provvedimento – che attende la firma del presidente Yoweri Museveni – si è espresso anche il ministro degli Esteri italiano Emma Bonino.
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