Il Qatar autorizzerà la presenza delle bandiere arcobaleno ai Mondiali di calcio del 2022, nonostante il sesso gay sia illegale nel Paese. Ad annunciarlo un rappresentante della FIFA. Una sorta di compromesso per evitare polemiche in uno dei Paesi più vergognosamente omofobi al mondo.
In Qatar l’omosessualità è punibile fino a tre anni di carcere, con pena di morte per i musulmani secondo la legge della Sharia. Ma negli otto stadi in cui si giocherà il mondiale, per la prima volta in pieno inverno, le bandiere e le magliette rainbow saranno ammesse.
“Sono una donna apertamente lesbica nel mondo del calcio, quindi questo è personalmente qualcosa alla quale sono molto vicina”, ha detto all’Associated Press Joyce Cook, responsabile FIFA. “Vedremo un cambiamento progressivo in tutti questi aspetti, con le bandiere arcobaleno e le magliette che saranno benvenute negli stadi. Questo è un dato di fatto. Hanno capito che questa è la nostra posizione”.
“Quando si tratta di bandiere arcobaleno negli stadi, la FIFA ha le proprie linee guida, le proprie regole e regolamenti”, ha detto l’amministratore delegato della Coppa del Mondo 2022 Nasser Al-Khater. “Qualunque essi siano, li rispetteremo”.
Peccato che a mondiale concluso (dal 21 novembre al 18 dicembre 2022) l’omotransfobia tornerà ad essere legge dello Stato. Una legge che testualmente recita:
Condanna a non meno di un anno e non più di tre anni di carcere in caso di istigazione o seduzione di un maschio per sodomia o immoralità e induzione o seduzione di un maschio o comunque una donna per commettere azioni illegali o immorali.
Sotto il tappeto verde del campo da giuoco, l’ipocrisia.
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