All’inizio di quest’anno, Virgin Atlantic ha fatto notizia grazie all’introduzione di una nuova politica di uniformi neutre dal punto di vista del genere per il personale di bordo e di terra. Le nuove regole incoraggiavano il personale a esprimere liberamente la propria identità di genere indossando distintivi per i pronomi e uniformi meno “gendered”.
Tuttavia, la compagnia aerea ha ora sospeso l’iniziativa, almeno per il personale di volo a bordo del “rainbow plane” atterrato negli scorsi giorni in Qatar, sede della discussa Coppa del Mondo 2022, con la nazionale britannica.
Secondo un rappresentante di Virgin Atlantic, la decisione è stata presa dopo un’attenta valutazione. “A seguito di una valutazione dei rischi, è stato raccomandato di non applicare la politica sui voli charter diretti in Qatar per garantire la sicurezza del nostro personale“, ha dichiarato il portavoce a Sky News.
Com’è noto, il Qatar è tutto meno che un paese accomodante verso la comunità LGBTQIA+, e qui l’omosessualità e le identità trans sono punite con l’incarcerazione – e, per chi fosse di religione musulmana, la morte.
E proprio per questo motivo, Virgin Atlantic avrebbe preso la cauta decisione di revocare temporaneamente la politica sulle uniformi neutre per il personale in viaggio verso il Qatar. Ma in molti pensano che dietro ci sia qualcos’altro.
La decisione è stata infatti accolta da reazioni contrastanti da parte del pubblico. Alcuni hanno lodato Virgin Atlantic per la sua attenzione verso la sicurezza del proprio personale, mentre altri l’hanno criticata per aver ceduto alle politiche anti-LGBTQIA+ del paese mediorientale.
“È importante notare che Virgin Atlantic non sta tornando sui propri passi e vietando al proprio personale di esprimere la propria identità di genere per una questione ideologica. Piuttosto, sta sospendendo la nuova politica sulle uniformi nei voli in cui c’è il rischio di problemi di sicurezza” ha dichiarato il portavoce della campagna Be Yourself di Virgin Atlantic.
Tuttavia, sono in molti a criticare la decisione, specie perché la revoca è arrivata proprio al personale a bordo del “rainbow plane”, il charter arcobaleno atterrato in Qatar con a bordo la nazionale britannica e scelto proprio per il suo simbolismo a tema LGBTQIA+ come mezzo di protesta verso l’omofobia rampante del paese ospitante la Coppa del Mondo 2022.
La marcia indietro è quindi arrivata come un fulmine a ciel sereno per tutti i dipendenti, nonché per gli aspiranti tali: a seguito dell’annuncio in merito alla nuova politica inclusiva del 28 settembre, infatti, Virgin Atlantic ha riscontrato un significativo aumento delle candidature.
Se oggi, quindi, Virgin Atlantic è percepita come una delle compagnie aeree più inclusive, il portavoce dell’azienda ha tenuto a specificare che le politiche di questo tipo sono applicabili solo in quei paesi in cui la cultura sia tollerante verso le identità trans e non binarie – quindi Regno Unito, Stati Uniti e Israele.
Virgin giustifica quindi la decisione prendendo in causa la questione sicurezza, ma in molti sui social hanno sottolineato l’ipocrisia dietro a una manovra di questo tipo. Dietro alle sfarzose campagne pubblicitarie e all’attivismo performativo, sembra esserci davvero poco, purtroppo.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.