Sanford, ragazza trans di 13 anni, volevo solo prendere l’autobus per tornare a casa da scuola. Ma i suoi compagni di classe hanno pensato fosse il momento giusto per schernirla, insultarla e picchiarla. La storia arriva dalla Florida, e precisamente dalla Deerfield Beach Middle School di Miami.
Come riporta NBC Miami, lo scorso venerdì 21 maggio la ragazza stava uscendo da scuola per recarsi alla fermata dell’autobus, quando dei bulli omofobi hanno iniziato a insultarla, a sputarle contro e a prenderla a calci.
Nessuno ha reagito all’aggressione transfobica, se non uno studente che ha difeso Sanford, permettendole di scappare e nascondersi negli uffici della scuola.
Il branco contro uno: l’agguato alla ragazza trans
La ragazza trans ha raccontato che stava camminando lungo il corridoio della scuola, schernita da tutti come spesso capitava, quando è stata afferrata alle spalle o spinta, per poi cadere a terra. In poco tempo, un gruppetto di bulli si sono messi in cerchio e hanno iniziato ad aggredirla senza pietà. La sua testimonianza è stata confermata da un video, probabilmente condiviso da uno dei bulli o da qualche altro studente.
Riguardo al bullo che per primo l’ha colpita, afferma:
“Mi ha chiamata frocio, gay. Ha detto che mi avrebbe buttato fuori l’omosessualità.” […] Mi ha preso e spinto a terra. Mi prendevano a calci, mi spingevano e sputavano addosso”.
La scuola e la polizia hanno preso seriamente il caso, e utilizzeranno la testimonianza di Sanford e il video per identificare i colpevoli. Tatiana Williams dell’associazione “Trans Inclusive Group”, ha affermato:
Quando ne sento parlare, mi riporta ai miei problemi che ho vissuto quando ero più giovane. Questo incidente, ha dimostrato quanto sia “importante rispettare le persone nel modo in cui vorremmo essere noi rispettati, un modo che risale solo alla cortesia umana e alla dignità umana“.
Nel servizio di un’emittente locale di Miami, si possono vedere le immagini della brutale aggressione.
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I classici vigliacchi da prendere a calci in faccia, ci vuole più ribellione dalle persone lgbt, in questo caso, espulsione da scuola e bocciatura d'ufficio.