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Ravenna, consigliere leghista paragona disforia di genere alla confusione tra persone ed animali

Offese gratuite a un ragazza e ai suo genitori, presenti all’incontro.

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2 min. di lettura

Indignazione in sala, dopo le frasi shock di Gianfilippo Rolando, consigliere comunale della Lega a Ravenna. Frasi offensive nei confronti di una ragazza trans, attaccate dal sindaco della città, dall’assessora Bakkali e da una collega leghista di Rolando. L’incontro parlava della teoria gender e della “gravità” che la stessa potrebbe avere nelle scuole.

Il padre della ragazza, presente all’incontro, ha voluto sfogarsi tramite social, affermando di essere uscito dalla sala dell’incontro a seguito della dichiarazione del consigliere Rolando, il quale ha in sostanza definito sua figlia una depravata e malata. Parole inaccettabili, in particolar modo da una persona che rappresenta le istituzioni. La dichiarazione è stata ripresa tramite cellulare da Ciro di Maio presidente Arcigay, anch’esso presente all’incontro.

La dichiarazione del padre della ragazza trans a Ravenna

Un post di un padre stanco e allo stesso schifato da chi considera una persona transgender come sua figlia una persona malata.

(il consigliere) è intervenuto chiedendo se la sofferenza può essere una giustificazione per un fenomeno che comprende anche confusioni di genere fra persone e animali, ad esempio quelli che si accoppiano con i cani…

[…]

Mia figlia come dei depravati chiaramente malati. E non è stato questo a spingermi ad uscire precipitosamente ma lo schifo per le persone come mia figlia che quell’uomo mi trasmetteva, la sua voce tremava di ripugnanza.

Rolando attaccato anche dal sindaco

Il sindaco di Ravenna e l’assessora Ouidad Bakkali hanno risposto a Rolando con un post su Facebook:

Il consigliere avrebbe paragonato la disforia di genere alla confusione tra persone ed animali o addirittura all’accoppiamento tra persone e animali. Questo linguaggio è violento e intollerabile, preludio di condotte discriminatorie che dobbiamo combattere. Chiediamo al consigliere Rolando di rivolgere doverose scuse per quanto detto, non solo alla ragazza e alla sua famiglia, ma per le centinaia di esperienze come le sue per le quali urge, non creare disinformazione e pregiudizio come da lui fatto ieri, ma adeguate norme e supporto.

Visto quanto scatenato, anche il consigliere transfobico ha voluto dire la sua, con una penosa scusa alle sue dichiarazioni:

Non volevo offendere nessuno e mi spiace che una semplice domanda  sia stata fraintesa. La teoria del gender, attualità e risvolti culturali, il tema trattato nella serata, ha fatto emergere vari interrogativi e ritenevo giusto, senza allusioni, chiedere delucidazioni in genere. La disforia di genere, che ha diversi risvolti, è un malessere grave. La mia domanda, che era rivolta agli esperti e, lo ripeto, non voleva offendere i presenti, era per chiarire se poteva esserci un’eventuale disforia di specie o di età. Chi sentenzia, senza informarsi o fraintendendo le mie parole, sarebbe meglio che non strumentalizzasse tale questione, ma imparasse la parola silenzio. 

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