Si sono trovati alla Leopolda di Firenze dove è in corso la convention di Matteo Renzi e hanno scritto un manifesto per i diritti di gay, lesbiche e trans. Sono gli esponenti lgbt più in vista che vogliono dare fiducia al Sindaco di Firenze e che hanno costituito il "Comitato lgbt per Matteo Renzi". I promotori sono il Vice Presidente del PD Ivan Scalfarotto, Alessio De Giorgi, CEO di Gay.it, Cristiana Alicata della direzione del PD e Giuliano Gasparotti, presidente di Officine Democratiche. Il documento contiene una vera road map da attuare se ad andare al governo sarà proprio il rottamatore. Sei punti in tutto ma che racchiudono tutte le possibili rivendicazioni del mondo lgbt finora disattese dai politici di tutti gli schieramenti: una legge contro l’omo e transfobia; formazione continua sui temi lgbt nelle scuole e nei luoghi pubblici; le civil partnership per tutti e le unioni civili per chi vuole mettere in regola la propria situazione sentimentale senza doversi sposare; l’apertura di una discussione sui matrimoni gay.
"Non è più tempo di promesse che non verranno mantenute. È il momento di fare un salto di qualità", dicono dal comitato rainbow. "Vogliamo alla guida del governo chi ha garantito che in soli 100 giorni l’Italia avrà una legge come quella britannica, che garantisce l’uguaglianza tra le coppie gay e le coppie eterosessuali unite in matrimonio". "Vogliamo essere guidati da un uomo di questo tempo, che sa che in Italia esistono migliaia di bambini nati, amati e cresciuti in famiglia omogenitoriali e che crede non debbano avere nemmeno un diritto di meno degli altri bambini".
Proprio il tema delle famiglie omogenitoriali è stato affrontato da Renzi nel pomeriggio. Coppie gay e lesbiche con figli sono entrati a Palazzo Vecchio, sede del Comune, e hanno parlato col candidato alle primarie del PD e alla guida del paese per raccontare le difficoltà di tutti i giorni. "Gli abbiamo dato 3 libri – ci racconta Irene, incinta di 7 mesi e fidanzata di Cristina – fra cui Piccolo uovo, disegnato da Altan e vincitore del premio Andersen". "Gli abbiamo raccontato le difficoltà che abbiamo tutti i giorni – ha proseguito -. Nella coppia soltanto uno può andare a prendere i bambini a scuola o portarli dal medico. Per non dire che se viene a mancare uno dei due, il bambino si troverebbe orfano due volte". "Si è dimostrato molto interessato e ha detto che vuole approfondire". E senza voler rivelare chi voterà alle primarie del centrosinistra, ha detto che "Mi è sembrato un incontro positivo per entrambe le parti; è stata l’occasione di conoscere una persona di cui non avevamo chiare le posizioni. Mi ha convinto, si è dimostrata una persona concreta".
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