Tra le ragioni per cui andare in brodo di giuggiole quest’anno a Sanremo, Donatella Rettore è in pole position.
La nostra splendida splendente duetterà nell’inedito “Chimica” insieme ad un’altra regina di cuori del 2022, Ditonellapiaga.
Qui in redazione l’hanno già ascoltata e la definiscono “una specie di droga, dal sound anni ’80 malinconica, ma anche un po’ elettronica”.
Rettore è la prima che non sta nella pelle, un po’ per la grande stima che prova per la sua collega più giovane — “È bravissima e preparata, io alla sua età mi buttavo con incoscienza, ma lei è davvero preparata” dice al Fatto Quotidiano — ma anche perché il pezzo è una spudorata scarica di serotonina che potrebbe tirarci su di morale, visto il periodo storico traballante e le discoteche ancora chiuse (a tal proposito, Donatella invita a “vaccinarsi e buttare finalmente le mascherine nel cesso”).
“Me ne sbatto delle suore” canta in uno dei versi, ma Rettore ci tiene a specificare che lei con le suore ci è cresciuta, con qualche calcio in culo ma anche carezze.“Le suore nella mia vita sono state una presenza molto positiva” racconta “Da loro ho imparato il Galateo e come apparecchiare a tavola, cosa che ho completamente dimenticato”.
Racconta che con Suora Esterina erano pappa e ciccia, e riceveva da lei preziosi consigli di vita. Pratica non proprio gradita da La Curia. Ma la stima verso Suora Esterina è tanta, tant’è che una volta l’avrebbe serenamente invitata su Rai Tre insieme a Natalia Aspesi per parlare della sua vita: “La Curia non le diede il permesso” racconta “una cosa davvero assurda, considerando che in quel periodo c’era Suor Paola che tifava Lazio a ‘Quelli che il calcio’”.
Autoironica e sempre un passetto in avanti rispetto i tempi, Rettore ha la personalità di chi non è minimamente intenzionata a piegarsi al perbenismo popolare.
Nonostante la situazione non proprio rosea nel nostro paese, l’artista continua a dire e fare quello che le pare senza remore: “Le donne non possono permettersi di dire certe cose, ma bisogna andare avanti provarci lo stesso e prenderci pure le critiche” dice.
Sarà per questo che si sente così a suo agio con Ditonellapiaga, un’altra cantautrice senza peli sulla lingua e dalla penna affilata e dissacrante. “So che se farò qualche scivolone potrò aggrapparmi a lei” dice, pur dubitando della loro vittoria (nel suo Fantasanremo c’è La Rappresentante di Lista).
Perché a Donatella Rettore interessa di più partecipare e farci ballare: “I ragazzi e le ragazze di oggi hanno perso la loro giovinezza a causa del Covid in questi due anni e mezzo” spiega “A Sanremo vogliamo dare un po’ di gioia”.
Noi non vediamo l’ora di muovere il culo con loro, e scommetto anche Suora Esterina.
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