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Sanremo 2022, bufera sul Festival Cristiano. Vladimir Luxuria declina l’invito: “Criticata anche dalla mia comunità”

Decisivo l’intervento critico di monsignor Suetta. “Questa porta chiusa in faccia non è nel segno della chiesa inclusiva, auspicata da Papa Francesco. Mi auguro che ognuno abbia il diritto alla fede e che tutti siano considerati figli di Dio”, ha replicato Vladimir.

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Vlamidir Luxuria
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Nei giorni scorsi è stata annunciata la presenza di Vladimir Luxuria alla seconda edizione del Festival della Canzone Cristiana che si terrà a Sanremo il 9, il 10 e l’11 febbraio 2023, in concomitanza con il Festival della Canzone Italiana. Ed è successo praticamente il finimondo.

La diocesi che aveva sostenuto e patrocinato la prima edizione del Festival ha improvvisamente negato il bis, stranamente dopo l’annuncio dell’invito ufficiale a Luxuria, che ha nel frattempo rivelato di essere tornata cattolica.

Jubilmusic è oggi l’unica iniziativa ufficiale della Diocesi di Ventimiglia – San Remo nel settore della musica cristiana o christian music, che, a partire dalla manifestazione appena conclusa, già guarda all’edizione 2023, che si terrà a novembre del prossimo anno“, si legge nel comunicato diffuso da Monsignor Suetta. “Va da sé che la Diocesi non ha in oggi concesso e non può concedere il patrocinio diretto o indiretto o qualsivoglia forma di appoggio ad altre iniziative di musica cristiana o christian music diverse da Jubilmusic, che venissero organizzate a Sanremo nel 2023 o negli anni a venire.  Tali eventuali iniziative non rivestirebbero quindi un carattere ecclesiale, senza alcun riconoscimento, collegamento o appoggio da parte della Diocesi di Ventimiglia – San Remo o da altre realtà ad essa connesse né alcun inserimento nei percorsi pastorali della Chiesa locale“.

Monsignor Suetta, Vescovo di Ventimiglia – San Remo, non è certamente nuovo ad uscite a dir poco discutibili, ma nel negare il proprio patrocinio non ha mai nominato Vladimir Luxuria, che a sua volta, dopo le polemiche degli ultimi giorni, ha declinato l’invito inizialmente accettato.

“Con amarezza e con tristezza mi sento obbligata a dover declinare l’invito del direttore artistico del Festival della Canzone Cristiana a Sanremo dopo la presa di distanza dal Festival da parte del vescovo della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo. Sono in una fase della mia vita in cui non ho nessun desiderio di fare polemica. La mia presenza al Festival era solo per una testimonianza di fede che pensavo fosse degna di essere ascoltata”. “Questa porta chiusa in faccia non è nel segno della chiesa inclusiva, auspicata da Papa Francesco. Mi auguro che ognuno abbia il diritto alla fede e che tutti siano considerati figli di Dio”.

Precedentemente, via LaRepubblica, Vladimir si era detta dispiaciuta perché criticata anche “dalla mia comunità. Mi è stato detto “visto che loro sono distanti dalle nostre battaglie e perchè ci vai'”. “Io l’ho fatto per fede sentita, mi dispiacerebbe, a questo punto, di essere motivo di dissidio. Le porte della chiesa devono essere aperte per accogliere le persone e non per prenderle a pedate. Non vado li per fare militanza Lgbtq ma per parlare della mia fede. Quella sarà la mia unica provocazione”. Ma come detto, l’ex parlamentare non prenderà parte al Festival.

Nel frattempo  M.I.A. Arcigay Imperia si è stretta a Vladimir, scrivendole un messaggio di vicinanza: “La nostra provincia non è triste e cupa come viene dipinta da alcuni nostrani influencer medievali. Siamo felici che tu sia stata invitata al Festival della Canzone Cristiana di Sanremo ma al contempo rattristati che questo abbia causato la presa di distanze della diocesi Sanremese-Ventimigliese. L’invito che hai ricevuto è il simbolo del dialogo e della ragione che vincono sulla paura e sull’ignoranza. E proprio con questo spirito ci teniamo ad invitarti al Pride sanremese che si terrà la prossima primavera per le strade della nostra meravigliosa Riviera. Invitiamo anche e sin d’ora il Vescovo Suetta che sarà, se lo riterrà opportuno, nostro graditissimo ospite. Un abbraccio”.

Vescovo Suetta che nel cestinare la 2a edizione del Festival Cristiano ha ufficialmente riconosciuto solo la manifestazione Jubilmusic, che ha tra gli organizzatori – come riporta il sito retelabuso.orgDon Alessandro Ghersi, prete condannato per molestie sessuali.

Nel maggio del 2021 il vescovo Suetta partecipò alla “Marcia per la vita” contro il DDL Zan, che a suo dire avrebbe “sovvertito la legge di Dio”. Sempre nel 2021, al cospetto di Achille Lauro all’Ariston, parlò di “manifestazioni blasfeme, insulsaggini e volgarità”, per poi tornare ad attaccare il cantante nel 2022 dinanzi alla benedizione show sul palco, definendolo “penoso e insulso, ha profanato la fede cattolica”.

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