Ancora omofobia all’italiana, questa volta in arrivo da Reggio Calabria, denunciata da Paolo Berizzi su Repubblica. Luciano Suraci, fondatore del Popolo di Archi, personaggio di estrema destra candidatosi alle ultime elezioni con la lista Ama Reggio, ha condiviso su Yuoutube il video di due ragazzi che si scambiano dei semplici baci sul lungomare cittadino. Seduti su una panchina, al sole.
Senza neanche oscurare i loro volti, Suraci ha accompagnato al video, intitolato “Reggio Calabria, ricchi*ni sul lungomare”, frasi di questo tipo: “State vedendo bene… due ricchioni avvinghiati”. “Speriamo guariscano da questa loro atroce malattia…”.
Travolto dalle polemiche, il video è stato chiaramente cancellato ma lo stesso Luciano Suraci, perché costoro non hanno neanche il coraggio di difendere le proprie indecorose azioni, ha precisato che risalerebbe “a ben quattro anni addietro e le riprese non sono state effettuate da me, ma sono di pubblico dominio. Escludo ogni ipotesi di omofobia in quanto ho alcune amicizie di persone omosessuali, con le quali ho instaurato un rapporto pacifico e con le quali c’è una stima reciproca. Non ho paura delle persone che hanno fatto una scelta diversa dalla mia”.
Perché certi personaggi pensano di poterci dare dei malati, dei ricchi*ni con fare denigratorio, insultarci, diffamarci, istigare odio e violenza, senza però essere tacciati di omotransfobia. Una realtà capovolta che in Italia sta sempre più incredibilmente prendendo piede.
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