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Rimini, 21enne aggredito da omofobi: “Mi sento indifeso come se non ci fosse nulla che io possa fare”

Ennesima aggressione omobitransfobica di questa estate italiana.

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Rimini, 21enne aggredito da omofobi: "Mi sento indifeso come se non ci fosse nulla che io possa fare" - Gabriele Gentile cover - Gay.it
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@avocadogabbCondivido perché vorrei che non fosse un vestito del genere o un colore a mettermi in pericol0♬ You – Petit Biscuit

Un’estate a tinte omotransfobiche, quella che stiamo vivendo. Tante, troppe aggressioni da nord a sud, con l’ultima denuncia in arrivo da Rimini. Gabriele Gentile, tiktoker celebre sul web con il nickname Avocadogabb (683.000 follower), ha denunciato di essere stato aggredito e insultato domenica sera, al termine della Notte Rosa, mentre rientrava nell’albergo di famiglia, dove lavora.

Al termine di una festa in spiaggia Gabriele noleggia un monopattino elettrico e si incammina sulla pista ciclabile sul lungomare. Ed è qui che viene aggredito. “Mi imbatto in questo gruppo di giovani, avranno avuto 24-25 anni. Come mi vedono con il crop top rosa, i pantaloni di pelle, mi iniziano ad insultare con insulti omofobi, mi sputano addosso, ed uno dei ragazzi con una bottiglia di birra me la lancia contro”. Il 21enne perde il controllo del monopattino e finisce in strada, tra le auto. I giovani delinquenti non demordono e vanno verso di lui, con il 21enne costretto alla fuga.

“In quei secondi ho temuto per il peggio perché se fossero riusciti a raggiungermi non so cosa sarebbe potuto succedere”. “Dopo questa aggressione mi sento minuscolo, piccolo, mi sento indifeso come se non ci fosse nulla che io possa fare per difendermi e cambiare le cose”.

Nella giornata di oggi, la decisione. “Ho parlato con il mio avvocato e procederò con la denuncia”. Nei giorni scorsi Alessandro Zan, dinanzi all’aggressione omofoba avvenuta al termine del Bari Pride, era tornato a chiedere una legge contro i crimini d’odio. “La potente e sacrosanta richiesta di visibilità della comunità lgbtqi+, soprattutto dei più giovani, genera reazioni violente a cui lo Stato ha l’obbligo di rispondere per proteggere tutte le persone”.

Ma dal parlamento, purtroppo, ancora oggi non arrivano risposte concrete.

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