Per la prima volta, Rimini verrà eletta “zona di libertà”: la proposta di Palazzo Garampi promette la completa tutela delle persone LGBTIQA+, affiancata da pesanti sanzioni per chiunque compie atti o aggressioni a sfondo omolesbobitransfobico.
Un evento che attende solo di essere approvato dal consiglio comunale, ma Marco Tonti, capo di Rimini Coraggiosa e Arcigay, si dichiara più che fiducioso: “Jamil Sadegholvaad – sindaco di Rimini – si è già mostrato favorevole” dice Tonti al Resto del Carlino “Sarebbe davvero bello e importante se Rimini diventasse, in Italia, uno dei primi comuni che si dichiarano ’zona di libertà’ per le persone Lgbt“. Dopo Milano, la città sarebbe la terza in Italia a ricevere questo titolo – dopo Milano e Chiaravalle – portando avanti un percorso già iniziato nel resto d’Europa dal 2021, includendo Parigi, Lisbona, e Berlino.
Traguardo che per Tonti non è un punto d’arrivo, ma di partenza per impegnarsi a garantire sicurezza e protezione per tutt*, unito alla candidatura di Rimini come capitale della cultura italiana: “I diritti sono parte integrante della cultura” aggiunge Tonti. Proposta che, al momento, non ha incontrato ostacoli e visto l’accoglienza calorosa dall’intero consiglio comunale: “Rimini è nell’immaginario di italiani e stranieri la città che sa accogliere tutti” spiega Matteo Petrucci, capogruppo del PD “Una terra della libertà, dove è giusto difendere e promuovere i diritti di tutti. Dopo l’affossamento della legge Zan, è importante dare un segnale più forte che mai”.
Dalle prospettive attuali, l’approvazione potrebbe arrivare appena in tempo con il 28 Giugno – data simbolica per la comunità queer in quanto Giornata Mondiale dell’Orgoglio LGBTQIA+ – e il Rimini Pride del prossimo 30 Luglio, evento che dopo due anni di Pausa Covid, promette un’edizione più carica di sempre.
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