Un nuovo decreto del primo ministro russo Mikhail Mishustin ha concesso al Roskomnadzor, servizio federale per la supervisione delle comunicazioni, della tecnologia dell’informazione e dei mass media, la possibilità di vietare qualsiasi sito web che contenga informazioni sulle identità LGBTQ+.
Da poche settimane, infatti, la tristemente celebre legge contro la “propaganda LGBTQ+” a protezione dei minori del 2013 è stata estesa a tutti i cittadini del Paese. Secondo il nuovo decreto la diffusione di informazioni che promuovono “rapporti sessuali non tradizionali” e “preferenze sessuali” sarà considerata motivo valido per vietare qualunque sito web.
La “propaganda LGBTQ+” è stata così aggiunta al registro delle informazioni proibite, insieme ai media che promuovono le identità trans e ciò che il governo russo considera pedofilia. Tutto ciò che si può definire LGBTQI+ è stato ufficialmente bandito da Internet, mass media, libri, pubblicità e film in tutta la Russia.
La nuova legge, firmata dal presidente Vladimir Putin a inizio dicembre, ha notevolmente ampliato il campo di applicazione della legge del 2013, che vietava la diffusione di informazioni LGBTQ ai minori. Coloro che violano la legge potranno ora essere multati fino a 400.000 rubli (£ 5.400) per la cosiddetta “propaganda LGBTQ+” e fino a 200.000 rubli (£ 2.300) per “dimostrazioni LGBT e informazioni che incoraggiano un cambiamento di genere tra gli adolescenti”. Multe che arrivano fino a cinque milioni di rubli (£ 57.450) e quattro milioni di rubli (£ 45.960) se a violare la legge sono persone giuridiche (aziende/società). Gli stranieri considerati “colpevoli” saranno espulsi dal Paese. I recidivi potrebbero invece essere presto condannati fino a cinque anni di carcere, ai sensi di un progetto di legge appena presentato.
Le biblioteche e le librerie di Mosca hanno iniziato a far sparire i libri LGBTQ+ dai propri scaffali, dopo che i loro autori sono stati dichiarati “agenti stranieri”. Il governo russo ha preso di mira anche alcuni videogiochi. Apex Legends, Overwatch, The Last of Us, Life is Strange, The Sims e RimWorld sono stati inclusi nell’elenco dei prodotti che potrebbero potenzialmente violare la legge.
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