Cosa dovrebbe fare un telegiornale? Dare le notizie. Ma cosa è una notizia? Su questa domanda si potrebbe dibattere per ore e ore, ma certo è che la condanna del Parlamento Europeo nei confronti dell’Italia e del Governo Meloni per il suo stop alle trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali si dovrebbe considerare a tutti gli effetti una notizia. Una delle principali notizie della giornata di ieri, con i maggiori siti di informazione che l’hanno sbattuta a tutta pagina. Eppure il Tg1 delle ore 20:00, ovvero il telegiornale più visto d’Italia con una media di quasi 5 milioni di telespettatori e il 25% di share, ha deciso di non darla, tacendola del tutto.
Nel corso dell’edizione delle 13:30 la news appena battuta era stata data direttamente dallo studio, in diretta, dalla conduttrice Sonia Sarno, in 30 secondi appena. Nessun servizio, nessun video, una lettura scarna, con un foglio in mano e l’immagine del parlamento europeo sullo sfondo. Con l’edizione delle 20:00, la più vista, era lecito pensare un trattamento diverso, con le possibili reazioni alla condanna, gli interventi da Bruxelles e quant’altro. E invece no, Monica Maggioni, direttrice del Tg1, ha cancellato la notizia pur avendo 37 minuti di telegiornale a disposizione.
Ma andiamo a vedere la ‘scaletta’ decisa da Maggioni, così pregna di “notizie” da giustificare l’assenza della condanna UE all’Italia per il trattamento riservato alle famiglie arcobaleno e ai loro figli.
Apertura con il ricovero di Papa Francesco, con collegamento in diretta dal Gemelli che verrà poi ripetuto altre 2 volte in 37 minuti.
A seguire omaggio alla visita di Sergio Mattarella ad un nuovo centro nell’anconetano dedicato alle persone sordocieche.
Successivamente, messa in onda di un servizio sull’incontro avvenuto a Palazzo Chigi tra la premier Meloni e i parenti delle vittime della tragedia di Rigopiano, con tanto di collegamento in diretta dal centro di Roma.
A questo punto si parla di Unione Europea ma sul fronte PNRR, per poi tornare al Governo e al decreto Super Bonus votato alla Camera, con polemiche relative al codice degli appalti firmato Salvini.
Dopo 10 minuti di Tg1 si torna in collegamento dal Gemelli per un altro aggiornamento su Papa Francesco, prima di annunciare l’aumento degli occupati in tutta Italia e il forte ribasso delle bollette elettriche.
Al minuto 12 si parla di Russia e dell’arresto con l’accusa di spionaggio del giornalista USA del Wall Street Journal Evan Gershkovich, seguito da un servizio sulla guerra e da un collegamento con l’Ucraina da parte di un’inviata del telegiornale.
Spazio poi ad un pezzo sui profughi siriani arrivati in Italia dal Libano, con successiva apertura alla cronaca nera con un femminicidio a Terni.
Siamo al minuto 20. Ne mancano 17 alla fine del Tg1. Della condanna UE all’Italia non una parola.
Al minuto 21 3° collegamento in diretta dal Gemelli per un nuovo aggiornamento su Papa Francesco, con annesso servizio sulla stampa che segue il ricovero del Pontefice.
Segue un servizio su Re Carlo d’Inghilterra arrivato in Germania.
Al minuto 24 spazio “alla voglia di pasta italiana che cresce nel mondo“.
Al minuto 26 la storia di Paolo che ha trasformato il suo ristorante in “luogo in cui le eccellenze del territorio si incontrano“.
Al minuto 28 servizio sui palazzi di Brescia colorati dai murales.
Al minuto 29 la storia della più giovane guida alpina d’Italia.
Al minuto 31 un servizio su Lorenzo, anziano signore, e i suoi 1000 cavalli giocattolo.
Al minuto 33 servizio dedicato a Tommaso Paradiso e al suo nuovo tour.
Al minuto 35 ultimo servizio dedicato ai 40 anni di ‘Un sabato italiano’ di Sergio Caputo.
Al minuto 37 i saluti, con il faccione di Papa Francesco, che abbiamo capito essere stabile grazie ai 3 collegamenti in diretta, alle spalle della conduttrice Elisa Anzaldo.
La notizia della condanna del Parlamento Europeo nei confronti dell’Italia e del Governo Meloni per il suo stop alle trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali? Semplicemente non pervenuta. E questa sì che è una notizia.
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