Circa 500 persone sono scese in strada a Seoul, capitale della Corea del Sud, per prendere parte alla prima Drag Parade.
L’obiettivo della sfilata era quello di incoraggiare tutte le persone a “usare la resistenza per trovare la propria identità, esprimendo i propri veri sentimenti, pensieri e stili”. Una Seoul Drag Parade che si è presto tramutata in un inatteso successo, come rimarcato dalle foto pubblicate sui vari social network.
La Corea del Sud è uno dei Paesi più conservatori d’Asia, quando si tratta di diritti LGBTI. Potenti lobby cristiane si oppongono a qualsiasi progresso sul matrimonio tra persone dello stesso sesso, con il Paese che non ha ancora oggi leggi contro l’omofobia. Yang Heezy, organizzatore della Parata, ha dichiarato all’AFP: ‘In Corea del Sud le garanzie sui diritti umani per le minoranze sessuali sono insufficienti. La parata di oggi e altri festival di cultura queer dovrebbero aver luogo per attirare l’attenzione sulle minoranze sessuali e aiutare chi non fa parte di quelle minoranze a saperne di più’.
Nel corso del Pride del 2017, come dimenticarlo, divenne virale il ‘Gesù’ rainbow, apripista della sfilata a cui parteciparono oltre 80.000 persone.
Q. 당신에게 드랙은?
A. 정체성을 확립하는 표현 예술.지난 26일 이태원에서 첫 <서울드랙퍼레이드>가 열렸다. https://t.co/IgNgzJ4muK pic.twitter.com/b6nw6Rqmlb
— 핀치 Pinch (@thepin_ch) 29 maggio 2018
The Seoul Drag Parade! About 500 people came 🙂 pic.twitter.com/2MySOzA7Jn
— Darren Isaac Gove (@CowboyGove) 27 maggio 2018
🏳️ 180526 Seoul Drag Parade
— Dragshoot (@Dragshoot_BANG) 27 maggio 2018
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— Ali 알리 (@aliveraking) 27 maggio 2018