Nel numero di Flair in edicola domani, il porno attore italiano per eccellenza, Rocco Siffredi, racconta di essere stato oggetto delle fantasie sessuali di un prete, quando era un ragazzino. Non è una vera e propria denuncia la sua, più che altro un ricordo d’infanzia. "Sono stato vittima della fantasia repressa di un giovane prete – . Avevo 11 anni e lui ne avrà avuti 25. Abitava vicino a casa nostra e, appena mia madre usciva, mi faceva salire nel suo appartamento per mostrarmi i giornaletti porno".
"Quando stavo per eccitarmi – continua -, faceva finta di uscire dalla stanza. Ma poi restava sulla porta a guardare. Le mani addosso mai, però. L’idea che mi facesse vedere cose proibite non mi dispiaceva. Quando si parla di sesso non conosco ipocrisia. Al contrario della gran parte degli italiani".
Siffredi comparirà sul grande schermo nel prossimo cinepanettone firmato da Massimo Boldi nel ruolo di "uno stilista francese innamorato di un uomo: non proprio un gay, ma un bisex con una marcata inclinazione per il proprio sesso".