La Slovacchia è ancora sotto choc per quanto avvenuto la scorsa settimana, con un giovane estremista di destra che ha ucciso due ragazzi gay e ferito una donna all’uscita di un locale LGBTQ di Bratislava. L’assassino si è poi suicidato.
Migliaia di persone sono scese in piazza nel fine settimana per dire basta all’omotransfobia, con la Presidente della Repubblica Zuzana Caputova in prima fila, al fianco del premier Eduard Heger e del sindaco di Bratislava Matúš Vallo.
“Questa settimana abbiamo perso due giovani LGBTQI+ a causa dell’odio e dell’intolleranza. I crimini ispirati dall’odio sono un attacco all’intera società, di cui la comunità LGBTQI+ è un prezioso membro“, ha cinguettato la 49enne Zuzana Caputova, dal 2019 5º Presidente della Repubblica Slovacca, la prima donna in assoluto. Caputova ha inoltre fatto issare la bandiera rainbow dell’orgoglio LGBT sul pennone del Palazzo Presidenziale, a fianco di quella nazionale, gridando: “non rimaniamo in silenzio di fronte all’odio’”.
“I miei pensieri sono con la famiglia e gli amici delle vittime dell’orribile attacco di Bratislava e a tutta la comunità LGBTQ!“, ha ribadito Caputova. “Le parole possono diventare armi. L’odio uccide. Come politici, dobbiamo valutare ogni parola che diciamo prima che sia troppo tardi“.
Juraj Krajcik, 19enne radicalizzato figlio di un membro di spicco del partito di estrema destra Vlast, ha sparato all’impazzata fuori da un locale LGBTQ della capitale, utilizzando l’arma di suo padre. In passato il 19enne aveva pubblicato sui social post omofobi e antisemiti.
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