L’annuncio dell’accordo tra Enel e il Gruppo Daimler, l’azienda produttrice della Smart, era stato dato già lo scorso dicembre, ma adesso si comincia a parlare si esemplari in movimento. Stiamo parlando di Electric Drive, un progetto pilota firmato, oltre che da Enel (per l’Italia) e Daimler, anche dalle aziende municipalizzate dei trasporti di alcune grandi città europee: Berlino, Parigi, Madrid, Roma, Milano e Pisa che sarà la prima tra le città italiane a dare il via al progetto.
Le prime Smart ForTwo elettriche cominceranno a circolare già da metà novembre e pare che si inizierà con Berlino per passare poi alle altre città coinvolte nel progetto. Le piccole elettriche, però, non saranno acquistabili, ma usate nelle città in regime di car sharing grazie al quale i cittadini potranno dare il loro feedback alle aziende per permettere loro di apportare le necessarie modifiche alla vettura che sarà, poi, acquistabile dal 2012.
La già apprezzata city car è completamente elettrica ed è alimentata da batterie agli ioni di litio ricaricabili grazie ad una comunissima presa casalinga o ad apposite colonnine sparse per le città. Le prime Smart ForTwo Electric Drive arriveranno in Italia nel 2010, per un totale di 100 vetture e 400 colonnine per la ricarica. Non si tratta di un prototipo, quindi, ma di un’auto assolutamente funzionante e in grado di passare da 0 a 60Km/h in 6,5 secondi. Il costo non si conosce ancora, ma quello che è certo è che il difetto principale è, come in tutte le vetture elettriche, l’autonomia: una ricarica completa delle batterie (che a quanto pare dovrebbe essere abbastanza veloce) permette di percorrere fino a circa 120km.
Ma se si pensa che il progetto mira a ridurre costi ed emissioni delle auto nelle città, il problema è relativo. In compenso, un breve calcolo ha permesso di stabilire che i berlinesi, con i loro attuali costi dell’energia elettrica, potranno percorrere 100km con soli 2 euro, mentre, dal punto di vista ambientale, si è calcolato che se almeno il 15 per cento delle auto circolanti nella provincia di Pisa fossero elettriche, si ridurrebbero le emissioni di CO2 più di 35mila tonnellate all’anno. Non male per la nostra maltrattata atmosfera.
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