Questa mattina al bagno 37 di Riccione una bagnina ragazza trans di nome Sofia Scarparo, 26 anni, ha salvato una bagnante che stava annegando.
Alle 9.20 circa di oggi 12 Luglio, Sofia, marinaia di salvataggio, remava sul suo moscone dieci minuti prima di iniziare il turno di lavoro, quando ha notato il corpo di una donna galleggiante a testa in giù. Senza esitare, Sofia ha attivato l’operazione di salvataggio.
È la stessa Sofia a raccontare a Gay.it
“Sono venuta 10 minuti prima al lavoro, per fortuna! Ho preso il moscone per fare un giro, mentre tornavo a riva verso le 9.30 per iniziare il turno, ho visto una signora a testa in giù che galleggiava, a un’acqua profonda circa 1,70 m. Visto che era una signora di corporatura robusta, non ce l’avrei fatta a caricarla sul moscone, allora mi sono tuffata, e l’ho trascinata a riva insieme a 3 signori che mi hanno aiutata. Sulla battigia le ho praticato il massaggio cardiaco, poi sono subito arrivati i miei colleghi a darmi una mano. Dopo circa due o tre minuti di massaggio cardiaco, la signora ha ripreso a respirare.”
Era a testa in giù, sarebbe annegata?
Probabilmente sì. Oggi è molto caldo, la signora è andata in acqua per rinfrescarsi e ha avuto uno svenimento ed è caduta a testa in giù. So che ora è in rianimazione intubata, non so altro.
Sei stata tu poi a sottolineare alla stampa di essere una donna trans?
Sì, ho mandato un messaggio alle varie testate locali, spiegando che ci tenevo molto che fosse riportato il fatto che io sono una ragazza trans. Secondo me è importante, visto che si parla di donne trans solo quando sono prostitute, o perché sono state uccise o perché hanno rubato.
Hai fatto bene. Questo è il tuo lavoro principale o hai altre attività nella vita?
Faccio questo d’estate, il resto dell’anno studio, faccio l’università, il Dams.
Con i tuoi colleghi come va?
All’interno della cooperativa in cui lavoro nessun mio collega mi ha mai discriminata o trattata male. Ho fatto il coming out non subito, quando ho iniziato il percorso, ma dopo un anno, con la terapia ormonale s’erano visti certi cambiamenti fisici, quindi ho dovuto farlo. Avevo molta paura inizialmente, credevo di essere licenziata o discriminata, ma in realtà sono stati tutti bravi, tutti mi danno del femminile, nessuno mi dà del maschile, al massimo capita qualche volta per sbaglio.
Sono persone che erano abituate a vederti in un altro genere?
Sì, faccio questo lavoro da 5 anni, ho fatto coming out l’anno scorso.
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A proposito del salvataggio operato da Sofia e del fatto che ella stessa abbia voluto sottolineare il fatto di essere una donna trans, volentieri pubblichiamo questa riflessione condivisa mediante comunicato stampa da parte di Arcigay Rimini:
Sul salvataggio di una bagnante a Riccione da parte di Sofia Scarparo, bagnina trans, riteniamo importante sottolineare alcuni aspetti.
Sofia stessa ha ritenuto importante sottolineare la sua condizione di donna trans soprattutto per dichiarare la positività e l’inclusività della cooperativa in cui lavora da 5 anni.
È una cosa importante da far sapere perché spesso le persone trans sulla stampa vengono associate solitamente al mondo della cronaca nera, non di rado con espressioni e forme inadatte a rispettarne la dignità umana. In questo caso invece si racconta non solo di un caso positivo di cronaca ma si fa sapere che esistono ambienti lavorativi inclusivi e rispettosi.
Non è purtroppo l’esperienza di molte persone trans che vengono discriminate sul lavoro, quando non pretestuosamente licenziate, e che comunque devono subire condizioni difficili da sopportare. La storia di Sofia è importante per molte persone trans, giovani e meno giovani, perché ci mostra che un mondo migliore non solo è possibile ma esiste già oggi, e che bisogna prendere esempio per progredire sempre di più.
Rendersi visibili come persona trans senza ritrosie e con la forza di un’esistenza è un bellissimo gesto di amore e di supporto per tante persone che ogni giorno subiscono discriminazioni perché dona loro la speranza di poter aspirare a una vita libera e soddisfacente.
Grazie Sofia, continua così!
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