BOSTON – Fa notizia negli Stati Uniti il fatto che Julie e Hillary Goodridge, coppia lesbica il cui caso giudiziario portò al riconoscimento del matrimonio omosessuale in Massachusetts, hanno annunciato la loro separazione. Le due donne erano state tra le prime a sposarsi quando il matrimonio tra persone dello stesso sesso è diventato legale in quello Stato nel maggio 2004. Insieme ad altre sei coppie gay si erano rivolte alle corti di giustizia per poter vedere riconosciuto il loro diritto a sposarsi e nel novembre 2003 la Corte Suprema di quello Stato aveva votato a loro favore, decretando che anche gay e lesbiche avevano tutto il diritto costituzionale di sposarsi. Il 17 maggio 2004 lo avevano fatto, e Julie e Hillary (la prima si occupa di fondi d’investimento, la seconda è manager) erano diventate un po’ la coppia lesbica simbolo della storica vittoria del movimento per i diritti civili americano. Consapevoli del loro ruolo in qualche modo pubblico dopo mesi d’indiscrezioni le due hanno autorizzato una loro portavoce di fiducia, Mary Breslauer, a parlarne e a confermare la notizia. «Julie e Hillary Goodbridge amichevolmente hanno deciso di vivere separatamente.» Non è stato al momento rivelato se avvieranno la procedura del divorzio e a chi eventualmente dovrebbe essere affidata la loro figlia Annie, 10 anni. «La loro priorità numero uno è Annie» ha detto Breslauer a questo proposito, «e il matrimonio prevede che anche verso di lei ci siano degli obblighi legali. La loro figlia è più protetta proprio perché loro sono sposate.»
La vicenda della separazione tra Julie e Hillary fa notizia visto il ruolo pubblico che la loro storia ha avuto. In poco più di due anni in Massachussets sono state oltre 9.000 le coppie gay e lesbiche che si sono sposate e alcune hanno nel frattempo anche gia’ divorziato. La possibilità di separazione ed eventualmente di divorzio è semplicemente un derivato dal loro diritto di potersi unire in matrimonio ed esattamente come tutte le coppie di sposi anche per queste coppie si tratta di un possibile sbocco quando una storia d’amore finisce. Chi si oppone oggi, in tutto il mondo, ai matrimoni gay sono esattamente gli stessi soliti noti che si opponevano in passato alla possibilità di legalizzare il divorzio. Anche gli argomenti sono gli stessi: un attacco alla famiglia e all’indissolubilità della “sacra unione” tra un uomo e una donna. Chiunque si sia trovato nella condizione di vivere la fine di una relazione sentimentale sa benissimo che non c’è niente di peggio che proseguire, per facciata, per ipocrisia o per moralismo, un legame che è finito. Il divorzio, purtroppo, può essere la possibile fine di ogni matrimonio e questo ugualmente vale sia per le coppie eterosessuali che per quelle omosessuali. (Roberto Taddeucci)
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.