Esattamente un anno fa ero allo Stonewall Inn di New York, travolto dalle presenze per l’imminente world pride e per i 50 anni delle epocali rivolte che diedero vita e forma al movimento LGBT. Ebbene passato un anno, a causa anche del Covid-19 che ha colpito duramente bar e ristoranti, lo Stonewall Inn rischia la chiusura.
Ecco perché è nata una raccolta fondi GoFundMe, la scorsa settimana, che si è aggiunta a una precedente raccolta fondi lanciata ad aprile per aiutare i ragazzi che lavorano nel bar gay più famoso al mondo. Quella raccolta fondi precedente, che è ancora attiva, è arrivata ai 20.000 dollari. Ma dinanzi al Covid-19 che ha fatto precipitare gli incassi, soprattutto in quella New York che è stata epicentro del Coronavirus USA, le casse piangono. L’obiettivo iniziale di questa nuova raccolta fondi era quello di rastrellare 50.000 dollari. In poche ore è arrivata agli 84.000 dollari, con quasi 2000 donatori e un nuovo traguardo: 100.000 dollari. Segno di una comunità che si è stretta attorno al suo ‘mito’, luogo fisico in cui il movimento scoprì di essere famiglia.
Le nostre porte sono state chiuse per oltre tre mesi per garantire la salute, la sicurezza e il benessere dei clienti, del personale e della comunità. Anche nel migliore dei casi è difficile sopravvivere come piccola impresa, ma ora affrontiamo un futuro incerto. Anche una volta riaperto il locale, sarà probabilmente in condizioni fortemente limitate, che limiteranno le nostre attività commerciali.
Nell’estate del 1969, ovvero 51 anni fa, l’ennesimo, violento e omofobo raid della polizia portò alle proteste, mai viste prima, della comunità gay della Grande Mela. Si battagliò per giorni. Un anno dopo ci fu il primo storico Pride. Nel corso degli ultimi 51 anni si sono succeduti diversi proprietari. L’ultimo ha acquistato lo Stonewall Inn nel 2006.
Abbiamo risuscitato lo Stonewall Inn dopo che era stato chiuso – e siamo pronti a farlo di nuovo – con il tuo aiuto. Abbiamo lavorato diligentemente per resuscitarlo come uno spazio sicuro per la comunità e per mantenere lo Stonewall Inn nell’epicentro della lotta per il movimento per i diritti LGBTQ +. Oggi ti chiediamo di aiutare a salvare Stonewall! Lo Stonewall Inn si trova di fronte a un futuro incerto e abbiamo bisogno del supporto della comunità.
Nel 1999 lo Stonewall INN è stato inserito nel registro nazionale dei luoghi storici e nel 2000 è stato nominato monumento storico nazionale. Nel 2016, il bar e il vicino Christopher Park sono diventati il primo monumento nazionale statunitense dedicato al movimento per l’uguaglianza LGBTQ.
In pieno COVID-19 molti bar LGBT si sono rivolti al crowdfunding per sopravvivere. La Royal Vauxhall Tavern di Londra – il bar gay più longevo della città – è riuscita a raccogliere oltre 66.000 dollari grazie al crowdfunding. Ma altri bar non sono stati così fortunati. All’inizio di questo mese, il più antico bar gay di San Fransico, The Stud, ha annunciato la sua chiusura causa Coronavirus.
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