Omofobia elettorale a Teramo, a pochi giorni dalla giornata mondiale contro l’odio omobitransfobico del 17 Maggio.
“Qui ci abita un fr*cio che vota D’Alberto”, questa la scritta apparsa sotto la cassetta postale di Luca Boschi, cittadino teramano, tabaccaio e fotografo, sostenitore di Gianguido D’Alberto, sindaco di Teramo.
Nella città abruzzese domenica 14 e lunedì 15 Maggio si voterà per le elezioni comunali e il sindaco di centro sinistra D’Alberto è nuovamente in corsa, dopo la brillante elezione a sorpresa del 2018. Candidati sindaci, insieme a lui, l’avvocato Carlo Antonetti per il centrodestra e Maria Cristina Marroni per Italia Viva.
Il messaggio “QUI CI ABITA UN FR*CIO CHE VOTA D’ALBERTO” è apparso stampato in maiuscolo su un A4, scritta bianca su fondo nero. A darne notizia in una nota congiunta esponenti del PD Abruzzo, tra cui il senatore Michele Fina, che hanno paragonato il cartello omofobico ai cartelli appesi davanti alle case degli ebrei dopo le leggi razziali emanate dall’Italia fascista nel 1938.
Luca Boschi, questo il nome della vittima del messaggio omofobico, è stato già in passato vittima di aggressioni omofobiche via social network. L’uomo ha ricevuto solidarietà da tutti e tre i candidati sindaci e dal deputato PD (delega diritti) Alessandro Zan. “Questi sono i risultati di una certa politica che anche dalle istituzioni continua a discriminare cittadini per la loro condizione personale, semplicemente perché esistono” ha comunicato Zan, primo firmatario del Ddl Zan bocciato tra gli applausi del Senato nell’Ottobre 21.
Il sindaco – e nuovamente candidato – D’Alberto, bersaglio politico del cartello omobitransfobico, ha rigettato le minacce insinuate nel messaggio. “Se qualcuno ha pensato di spaventare, intimorire o peggio isolare Luca – ha comunicato il sindaco – dovrà invece fare i conti con la maturità della nostra comunità.”
Nel Giugno ’22, D’Alberto era stato sul palco dell’Abruzzo Pride che si era svolto proprio a Teramo, in un clima da “laboratorio Meloni” (qui il resoconto di quel Pride). D’Alberto aveva portato un vibrante messaggio al popolo queer abruzzese (qui sotto il video).
Quest’anno l’Abruzzo Pride sarà a Chieti il 24 Giugno.
Tutte le date di tutti i Pride in Italia.
“Avete riempito le nostre strade di colori, sorrisi e di quel messaggio straordinario che è la tutela dei diritti sempre e ovunque, lo avete fatto con la gioia che ci ha consentito di abbracciare tutta la città. La presenza delle istituzioni è importante, quello che è successo con il Ddl Zan in Parlamento, quei sorrisi e quello scherno sono un insulto al parlamento. (…) Dobbiamo tornare a rivendicare il senso meraviglioso della tutela dei diritti, del principio di uguaglianza e di libertà sancito dalla Costituzione. (…). La repubblica rimuove gli ostacoli che impediscono il pieno svolgimento della persona umana, essere sé stessi, essere ciò per cui si è nati, avere diritto di essere ciò per cui si è al mondo e non essere ciò che altri vogliono che siamo. (…) Nessuno può dire che iniziative come queste strumentalizzino in nostri giovani” ha concluso il sindaco D’Alberto, rispondendo alle pressioni di Fratelli d’Italia.
Gianguido D’Alberto – Sindaco di Teramo – Abruzzo Pride 2022
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