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Thomas Hitzlsperger, l’ex calciatore ricorda il suo coming out: ‘All’inizio è stata dura, poi tutto è tornato nella normalità’

4 anni dopo il coming out pubblico, Thomas Hitzlsperger ricorda quei momenti e guarda con fiducia al futuro. Il mondo del calcio sta cambiando?

Thomas Hitzlsperger, l'ex calciatore ricorda il suo coming out: 'All'inizio è stata dura, poi tutto è tornato nella normalità' - Scaled Image 59 - Gay.it
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Nel 2014 Thomas Hitzlsperger, ex giocatore della nazionale tedesca di calcio visto anche nel campionato italiano con la maglia della Lazio, ha fatto coming out.

Quattro anni dopo Hitzlsperger, che è ancora oggi il più ‘famoso’ ex calciatore professionista ad aver gettato la maschera, ha ricordato quei momenti dalle pagine di GQ Style.

“I primi giorni furono intensi, perché ero bombardato di richieste d’intervista dai media. Ma subito dopo la vita ha continuato a non essere molto diversa da come lo era prima. La sfida più grande, per me, è stata quella di trovare una nuova passione dopo il calcio, un lavoro che mi piacesse. Sono contento di non aver impiegato troppo tempo”.

In quattro anni, incredibile ma vero, sembrerebbe non essere cambiato nulla nel mondo del pallone, con i mondiali dell’omofoba Russia alle porte e ancora nessun coming out da parte di giocatori in attività. Eppure qualcosa sta cambiando, sentenzia Thomas.

“Il mondo del calcio sta discutendo tutto questo più apertamente che mai. Non sempre vediamo dei chiari progressi, ma è evidente come le persone siano ora disposte a cambiare il mondo del pallone”.

Secondo Stonewall, associazione britannica che punta all’inclusione LGBT nel calcio, ben il 72% dei tifosi ha ascoltato almeno una volta un coro omofobo in una partita giocata negli ultimi cinque anni. Anche per questo motivo, probabilmente, la svolta tarda ad arrivare.

Sono omosessuale“. “Per me è stato un percorso lungo e difficile, ma alla fine ho capito che preferisco vivere con un uomo la mia vita. Ho deciso di parlarne perché credo sia arrivato il momento di fare un passo avanti riguardo a questo argomento, ovvero all’omosessualità nello sport professionistico”. “Io non mi sono mai vergognato di come sono fatto, ma nel calcio non è sempre facile affrontare questo argomento, viene ignorato. Immaginate 20 uomini seduti intorno a un tavolo, mentre bevono qualcosa e fanno battute sui gay, lasci fare se non sono troppe offensive, ma non è facile. Io ho giocato in Germania, in Inghilterra e in Italia e l’omosessualità non è considerata un problema, neanche negli spogliatoi, però nello sport professionistico si è molto competitivi, c’è voglia di lottare e di vincere e tutto questo, secondo alcuni stereotipi, non si adatta alle femminucce“. Così Hitzlsperger, nel 2014, faceva coming out in un’intervista a ‘Die Zeit‘.

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