Finalmente in Umbria la legge regionale che detta Norme contro le discriminazioni e violenze determinate dall’orientamento sessuale è stata approvata: poco dopo le 20 di ieri sera il consiglio regionale si è espresso con 15 voti favorevoli della maggioranza di centrosinistra e dei Cinquestelle, cinque contrari del centrodestra e un’astensione (Nevi, di Fi).
Nel corso delle votazioni sono stati respinti vari emendamenti della Lega Nord (il consigliere leghista Valerio Mancini è intervenuto in occasione della votazione di ogni singolo emendamento del suo gruppo). Accolti invece gli emendamenti, sostitutivi di alcuni dei 14 articoli della legge, come quello della presidente della giunta, Catiuscia Marini, contenente la norma finanziaria (“mette a disposizione delle azioni previste dalla legge 40 mila euro, una cifra congrua“, ha detto la presidente).
La regione ha così finalmente un testo che tutela le persone gay, lesbiche, bisessuali e trans sul posto di lavoro, nella fruizione dei servizi, promuove un osservatorio sulle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.
“Siamo soddisfatti per questa definitiva approvazione – commenta a caldo Stefano Bucaioni, presidente dell’associazione Omphalos – l’impegno della nostra associazione, che dal 2007 segue e supporta l’iter di questa legge, non è stato vano e siamo felici di aver contribuito a rendere questa Regione un posto più civile per tutte e tutti i suoi cittadini. Ringraziamo la presidente Catiuscia Marini per essersi spesa in prima persona a sostegno di questo provvedimento e chiediamo alla Giunta che la legge inizi subito l’iter di attuazione. Un appello anche al Parlamento perché riprenda subito la discussione di una legge nazionale, che insieme alle norme regionali, completi il quadro di tutela su modello di quanto avviene nel resto d’Europa“.
La legge ha ricevuto in aula miglioramenti che ne rafforzano l’azione, come ad esempio la possibilità per la Regione di costituirsi parte civile nei processi per omofobia e transfobia o le modifiche che tengono conto della recente normativa nazionale sulle unioni civili.
10 anni e tanta fatica, ma l’Umbria ha finalmente fatto un passo avanti contro la discriminazione verso le persone LGBT….
Pubblicato da Omphalos LGBTI su Martedì 4 aprile 2017
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Finalmente... Io lo dicevo da anni.. E' inutile che approviamo le Unioni civili e adozioni gay se prima non si discute una legge Nazionale sull omotransfobia.. In Italia e' la mentalità che deve cambiare. E inutile che facciamo i matrimoni gay se prima non si cambia la cultura di questo paese di ipocriti..