I Maneskin troneggiano sulla cover dell’ultimo numero di Vanity Fair, dedicato al Pride Month e per questo motivo contraddistinto dai colori dell’arcobaleno. “Diversi da Chi?“, titola in prima pagina il settimanale, accompagnato da un editoriale ad hoc del direttore Simone Marchetti, ancora una volta sceso in campo nel sostenere la legge contro l’omotransfobia ferma in senato.
“Non saremo più liberi di parlare”. È una delle frasi più incoerenti e ipocrite che ripete chi vede la diversità come una minaccia alla libertà. In occasione del Pride Month abbiamo voluto questo numero per riflettere sulla ricchezza della diversità e per riempire le lacune nel racconto di chi siamo, di come viviamo, di quanto possiamo essere migliori. È un lungo viaggio illuminato da tante storie, non solo della comunità LGBT+, ma di chi ha imparato a vivere la diversità, qualsiasi diversità, come la migliore ricchezza per rendere tutti migliori e più umani.
Intervistata da Lavinia Farnese, Victoria dei Maneskin ha sottolineato come “non avrò avuto neanche sei anni e già non tolleravo le rigide distinzioni tra maschile e femminile. Ho sempre avuto idee molto forti su come volevo essere. Rifiutavo cose tipicamente definite da bambina, e intorno mi prendevano in giro perché andavo sullo skate, giocavo a calcio, non indossavo gonne. Mi stavo dando la chance di essere come desideravo. Un po’ l’ho subito, un po’ l’ho sofferto, ma ho avuto il coraggio e oggi grazie a quel coraggio so che potevo rimanerci molto più ferita, o avrei rischiato di lasciare ad altri la decisione più importante: quella su di me”.
Giovani artisti emblema di una generazione finalmente libera, che rifiuta etichette e conformismi, i Maneskin si godono il trionfo Eurovision dopo il trionfo al Festival di Sanremo, puntando ora alla consacrazione internazionale. Il Vanity Pride Issue rimarrà in edicola da mercoledì 9 giugno per due settimane, raccontando la ricchezza della diversità nel mese dedicato all’Orgoglio LGBT.
“Perché la diversità riguarda tutti”, conclude Marchetti nel suo editoriale. “Perché nessuno in fondo è normale”. Un numero speciale che punta anche alla virilità social grazie ad una challenge inaugurata da un video speciale di Damiano, Victoria, Ethan e Thomas. Partecipare è facile: sfilare davanti alla telecamera dello smartphone mostrandovi per come siete, liberi e orgogliosi di esserlo, soprattutto vestiti come più vi piace. Due sole regole. Prima: siate voi stessi, diversi da tutti gli altri. Seconda: quando postate il vostro video, sfidate una persona, tra amici e conoscenti, a fare altrettanto. Il tutto con l’hashtag #pridecatwalkchallenge.
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