Alana Smith ha 20 anni ed è una skater professionista, ora in gara alle Olimpiadi di Tokyo 2020. È anche la prima atleta apertamente non binaria a rappresentare gli Stati Uniti nello skateboard da strada femminile. Domenica ha debuttato all’Ariake Urban Sports Park di Tokyo, dove ha eseguito una gara quasi perfetta.
Ma l’ottima performance di Alana Smith è stata “rovinata” da alcuni commentatori della NBC Sports poco informati sull’atleta. Todd Harris e Paul Zitzer hanno difatti ripetutamente scambiato Smith per un ragazzo, commettendo quello che viene definito misgendering. Non sono stati gli unici: anche dalla BBC, Marc Churchill e Ed Leibgh hanno fatto lo stesso.
Alana Smith aveva anche scritto i pronomi They e Them sullo skate, mostrandolo più volte alla telecamera. Ma mai si sarebbe aspettata questo errore, a quanto pare involontario.
Il fatto che si sia trattato di un errore però non toglie uno sfregio a quelle che si possono considerare le Olimpiadi più inclusive (almeno fino ad ora), con centinaia di atleti LGBT+.
Misgendering involontario, ma non può essere una scusante
Dalla BBC, il commentatore sportivo Tim Warwood ha affermato che l’errore è stato assolutamente involontario, e che probabilmente i suoi colleghi non avevano letto attentamente la scheda dell’atleta, dove solitamente viene riportata anche l’identità di genere, proprio per evitare errori di questo tipo, affidandosi invece alle poche informazioni in loro possesso.
La rabbia via social è stata tanta, da parte di molti utenti che non hanno gradito il misgendering per Alana:
Fanno tutte le ricerche per conoscere le prestazioni degli atleti negli anni, ma non sanno quali pronomi usare? Sì, non credo. È disgustoso che questi giornalisti commentino le prestazioni degli atleti scambiando il loro sesso per l’identità di genere.
Alana Smith ha affrontato l’errore dei commentatori sportivi a testa alta, dimostrandosi affranta solo per non essere riuscita ad arrivare in finale. Dopo la competizione di domenica, ha condiviso un messaggio di ringraziamento tramite il suo profilo Instagram:
Il mio obiettivo in questo momento era di essere felice ed essere una rappresentazione per le persone come me. Per la prima volta in tutta la mia vita, sono orgogliosa. Ho scelto la mia felicità rispetto alla medaglia. Al di fuori di tutto ciò che ho fatto, volevo uscire sapendo che ero me stessa apertamente e che ero felice. La sensazione nel mio cuore dice che l’ho fatto. Ieri sera ho avuto un momento tutto per me sul balcone della mia camera, e anche se non sono religiosa e non ho nessuno o qualcosa con cui parlare, ieri sera ho ringraziato chiunque fosse là fuori, che mi ha dato la possibilità di non lasciare questo mondo la notte in cui sono rimasta in mezzo alla strada. Sono felice di essere viva e mi sento come se fossi destinata a essere qui forse per la prima volta da molto tempo.
Grazie a tutte le incredibili persone che mi hanno sostenuto. Non vedo l’ora di pattinare di nuovo per il gusto di farlo, non solo per una gara. Il che è strano, considerando che la competizione mi ha aiutato a ritrovare il mio amore per questo.
Cosa significa misgendering
Con misgendering si intende l’errore di riferirsi ad una persona con un pronome sbagliato, ovvero quando intenzionalmente (ma anche volutamente), ci si riferisce a una persona transgender usando termini basati sul sesso biologico, e non sull’identità di genere, che è l’unica cosa che davvero conta per noi tutti.
Oltre a essere poco rispettoso (soprattutto se fatto volontariamente), il misgendering comporta disagio interiore, può avere un impatto negativo su autostima e salute mentale.
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