Milano – Forse pian piano qualcosa si sta muovendo. Anche a Milano sembra di cominciare ad avere un’area gay di bar e di ritrovi che possa vagamente assomigliare a la Chueca di Madrid o alla Soho di Londra. Vagamente, appunto, ma è meglio di niente. Se provate a passare da via Panfilo Castaldi, in zona Porta Venezia, nell’ora di punta del venerdì o del sabato notte non c’è alcun dubbio: sono (siamo) tutti là. Al Mono Bar va sicuramente il merito di aver fatto da apripista. E, in effetti, per tutta la gente che cominciava a frequentare la zona, quest’ultimo era diventato un po’ troppo affollato. Ecco che, proprio nel bel mezzo della tempesta dell’omofobia, un’altra bandiera rainbow, si è messa a sventolare per le strade di Milano.
Grazie all’idea e all’iniziativa di Michele Caressa, Mirko Siddi e Roberto Zoner (in foto), tre simpatici ragazzi gay che hanno deciso di offrire il loro contributo a questa battaglia dando vita a un nuovo locale che fa della visibilità la sua bandiera. Sin dallo scorso 16 ottobre, al civico 25 di via Panfilo Castaldi, è apparsa quindi Norma, con soltanto mura di vetro che abbracciano uno spazio friendly e che vogliono cancellare con la loro trasparenza la ghettizzazione che troppo spesso ha contraddistinto la comunità gay. Cinque vetrine che vogliono far respirare ai gay, ai loro amici e all’intera città di Milano l’atmosfera festosa e priva di tensioni di chi è stufo di dover nascondere la propria identità: “Quante volte – spiegano gli organizzatori – ci siamo lamentati che in città non ci fosse nemmeno un bar gay, dove bere un caffè, incontrarsi, scambiare opinioni, per minare dalle basi un’intolleranza che spesso affonda le radici nell’ignoranza?”
“Who is Norma? – prosegue Mirko (in foto), uno dei promoter – in questo momento storico, vuole porsi come un’occasione per la comunità gay: essere visibili e riconoscibili e al tempo stesso integrati con il tessuto sociale della città. Un’opportunità per mettere in vetrina, senza timore e con un pizzico di orgoglio, il bisogno di vedere riconosciuto a tutti il diritto a vivere a pieno la propria vita alla luce del sole e senza barriere”. Per adesso non si tratta di un vero e proprio bar gay, aperto 7 su 7, dove potersi ritrovare anche in settimana, di pomeriggio a bere un tè, a leggere un libro o lavorare al proprio pc, come succede nei bar gay all’estero. Who is Norma, infatti, è soltanto tutti i venerdì e sabato dalle 22 alle 2. Va be’ intanto accontentiamoci!
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