Il regalo della domenica. Senza alcun preavviso, le prime otto stagioni di Will and Grace sono magicamente comparse ieri su Amazon Prime Video. Le prime otto stagioni, quelle originali prima del revival del 2017, concluso ufficialmente nel 2020.
Le otto stagioni degli ascolti record, dei premi vinti, della tv internazionale presa a picconate grazie ad una narrazione inedita, inclusiva, creata da David Kohan e Max Mutchnick, trasmessa negli Stati Uniti dalla NBC dal 1998 al 2006 e unicamente diretta da James Burrows, regista di tutti i 246 episodi, revival compreso. Record praticamente insuperabile.
Un’esperienza straordinaria, epocale, per la piccola tv. Perché quando Will and Grace sbarcò sulla NBC, nel lontano 1998, l’omosessualità era di fatto taciuta, evitata, nascosta dai grandi network. Quasi non esisteva, non se ne parlava. Kohan e Mutchnick diedero vita a quattro personaggi che hanno saputo resistere nel tempo. Will Truman, Grace Adler, Jack McFarland e Karen Walker, ovvero Eric McCormack, Debra Messing, Sean Hayes e Megan Mullally, hanno educato il mondo attraverso la forza del sorriso.
84 nomination agli Emmy Award, 21 nomination agli Screen Actors Guild Award, 29 nomination ai Golden Globe. La lunga storia di Will and Grace è stata acclamata e vincente, con ascolti che nel 2000 raggiunsero i 25 milioni di telespettatori USA a puntata. Inevitabile il calo, anno dopo anno, grazie anche all’avvento di nuovi canali, fino al boom del doppio finale, nel 2006, visto da 18.43 milioni di americani.
Ieri Amazon Prime Video ha voluto regalarci una lunga e indelebile pagina legata alla rappresentazione queer sul piccolo schermo, perché c’è stato e ci sarà sempre un “prima” e un “dopo” Will and Grace. Da rivedere tutto d’un fiato, perché no, con le prime otto epocali stagioni.
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