La sostenibilità per Billie Eilish è una cosa seria. L’artista, reduce dalla vittoria del secondo Oscar della sua carriera, è decisamente attiva sul fronte ambientale e dalle pagine di Billboard lancia una critica a quei colleghi che, per vendere più copie e monetizzare di più, realizzano decine di versioni diverse dei propri lavori discografici.
Se Billie Eilish ha una mentalità così green è merito della famiglia. Tutto, in casa della musicista, è sempre stato trattato come riutilizzabile, persino la carta da regalo. Nel 2014, ad esempio, i suoi genitori hanno rimosso l’erba dal loro cortile per risparmiare acqua. Non stupisce allora apprendere che, nel momento in cui Billie è entrata a far parte del music business, la madre Maggie Baird le sia stata sempre accanto anche per assicurare alla carriera della figlia un carattere di sostenibilità.
I gesti concreti in tal senso sono stati tanti. Nel 2020 Maggie ha fondato Support + Feed, che mira a mitigare il cambiamento climatico e aumentare la sicurezza alimentare incoraggiando l’accettazione e l’accessibilità degli alimenti a base vegetale, anche in occasione di eventi su larga scala come i concerti. Billie ha collaborato con tale organizzazione nel suo tour Happier Than Ever del 2022, che, secondo REVERB, un’organizzazione no-profit impegnata ad affrontare le preoccupazioni ambientali nel mondo della musica, ha risparmiato 8,8 milioni di litri d’acqua servendo pasti a base vegetale a tutta la crew.
Ma c’è di più: lo scorso anno l’artista ha contribuito a lanciare e finanziare il Music Decarbonization Project di REVERB, che mira a eliminare definitivamente le emissioni di carbonio create dall’industria musicale. Per questo Bille l’estate scorsa ha parzialmente alimentato il proprio set da headliner al Lollapalooza di Chicago con sistemi di batterie a emissioni zero che sono state caricate in una “fattoria solare” temporanea allestita sul posto.
L’impegno ambientale della cantautrice non interessa solo i suoi tour. Nel 2022 ha unito le proprie forze con Nike per riprogettare le iconiche scarpe Air Force 1 del marchio utilizzando pelle nabuk vegana realizzata con l’80% di materiali riciclati e il 100% di poliestere riciclato. A ottobre 2023 è stata protagonista di una campagna Gucci per lanciare Demetra, la borsa fatta per il 75% di materie prime di origine vegetale: una prima assoluta per il marchio.
E se è vero che il vinile di Happier Than Ever è disponibile in otto varianti, bisogna anche dire che è stato utilizzato vinile nero riciclato al 100% (scarti riciclati invece per le varianti colorate) e pellicola termoretraibile realizzata con canna da zucchero. È a questo punto che Billie Eilish riserva una critica all’industria musicale e ad alcuni colleghi:
Viviamo in un’epoca in cui, per qualche motivo, è molto importante per alcuni artisti realizzare ogni sorta di vinile e packaging diverso, il che fa aumentare le vendite e i numeri e fa guadagnare loro più soldi e li fa guadagnare di più. Non posso nemmeno dirti quanto sia uno spreco […] trovo davvero frustrante in qualità di persona che fa davvero di tutto per essere sostenibile che ci siano alcuni dei più grandi artisti del mondo che fanno 40 fottuti vinili diversi ognuno con una caratteristica unica solo per farti continuare a comprarne di più. È così dispendioso, e mi irrita che siamo ancora a un punto in cui ci si preoccupi così tanto dei numeri e di fare soldi. E sono tutti i tuoi artisti preferiti a fare quella me**a.
Billie non fa nomi, ma dando un’occhiata alle ultime pubblicazioni internazionali si possono fare ipotesi piuttosto verosimili su chi siano gli artisti oggetto di questo sfogo. Si va da Shakira, che ha appena pubblicato il disco Las mujeres ya no lloran in diverse edizioni colorate, a Jennifer Lopez che ha tentato (invano, visti i risultati disastrosi in classifica) di piazzare nelle mani dei fan qualcosa come 9 versioni differenti del vinile dell’ultimo lavoro This is me… now.
Ci è andata giù pesante pure Olivia Rodrigo che ha praticamente usato tutti i colori dell’arcobaleno pur di spingere la sua ultima fatica, Guts. Regina in questo campo, però, è Taylor Swift che non solo propina i propri dischi in molteplici colorazioni ma, come sarà per The Tortured Poets Department in arrivo il 19 aprile, li confeziona in modo da includere in ciascuna versione una bonus track diversa. Una tentazione troppo grande per i fan più incalliti e per i collezionisti. E dire che lei non ne avrebbe nemmeno bisogno visto che va forte pure sulle piattaforme streaming. Chissà che l’appello infuocato di Billie non risvegli le coscienze delle illustri colleghe…
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.