Una battutina degna di un bulletto preadolescente in piena tempesta ormonale. Eppure, a farla, è Mirko Brunetti – concorrente del Grande Fratello – che di anni ne ha ventisei e sa di parlare a un pubblico di milioni di ascoltatori attaccati al televisore.
In un reality come il Grande Fratello, dove ogni gesto e parola sono amplificati dall’occhio vigile delle telecamere, le azioni dei concorrenti possono avere un impatto notevole non solo sulla loro immagine, ma anche sul pubblico che segue le vicende da casa.
Brunetti, ex concorrente di Temptation Island già al centro dell’attenzione per il suo coinvolgimento in un triangolo amoroso con le ex fidanzate Perla Vatiero e Greta Rossetti, ha ora catalizzato l’attenzione per un altro motivo, questa volta meno romantico e più controverso.
Durante una scena in cui lui e Marco Maddaloni si trovavano sotto una coperta, quest’ultimo avrebbe chiesto “Non è che adesso ti appoggi da dietro?“. Il commento – con tanto di risatina – di Brunetti sarebbe stato: “Ma và, mica sono Vittorio” riferendosi a Vittorio Menozzi, coinquilino GF, già noto per la sua elegante risposta ai tentativi di outing subiti all’interno della casa.
Allusioni che non sono passate inosservate agli occhi dei telespettatori e degli utenti dei social media, molti dei quali si sono sfogati, indignati sulle varie piattaforme. Anche perché non si tratta di un caso isolato.
Nei primi giorni del suo ingresso nella casa, Mirko aveva raccontato ad altri concorrenti: “Il primo che ci ha provato qua dentro con me è stato un uomo, Vittorio. Con me ci ha provato! Eh sì! Il letto, la sauna… Mi ha messo il costume bagnato sul letto, nel posto mio!”.
Durante quell’episodio, Vittorio era presente e, rispondendo con una risata, sembrava aver interpretato il commento come uno scherzo innocuo. Ma oggi, il tono della battuta appare molto più denigratorio, e in molti sui social si aspettano delle scuse da entrambi i concorrenti. Anche perché quest’anno, altri episodi simili in cui l’orientamento sessuale diventa un insulto, non sono mancati.
Dal suo ingresso nella casa, Vittorio è presto diventato beniamino del pubblico queer, dopo che – in maniera elegante e mai superficiale – aveva affrontato il tema dell’omosessualità (nel mondo della moda) e del questioning:
“Quando ho iniziato a lavorare nel mondo della moda, ho cominciato anche io a farmi delle domande, anche perché ci sono tantissimi ragazzi omosessuali che ti fanno domande, ti capiscono, ti stanno vicino” – aveva raccontato.
“E ho trovato dei ragazzi molto intelligenti, profondi, pronti al confronto. Io ho un cervello in parte molto femminile, io lo so e sono fatto così, non mi vergogno. Però ammetto che non ho mai fatto nulla con altri ragazzi.
E poi c’è il peso dei pregiudizi a cui pensare […]. Purtroppo è un mondo ancora indietro e troppo spaccato. E prendere una posizione di coraggio o anche provare a fare un’esperienza per capire se è un qualcosa per cui ci vuole coraggio.
O lo fai con consapevolezza, o rischia di farti sentire sbagliato […]. Difficile gestire tutto in modo sano e tranquillo”.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.