Nei giorni scorsi è stata riportata la notizia di una brutta aggressione a sfondo omofobo a Trieste (accaduta, in realtà, qualche giorno prima).
Una coppia gay, uno di 43 e l’altro di 24 anni, sono stati aggrediti da uno sconosciuto con la maglietta bianca attorno alle 5 del mattino, in via Giacinto Gallina. A proposito dell’episodio di violenza omofobica, ecco cos’hanno detto i diretti interessati:
“Stavamo rientrando a casa con una nostra amica. Quando siamo arrivati in via Gallina abbiamo udito un forte fischio eseguito da un ragazzo, dall’apparente età di vent’anni, capello corto castano scuro e maglietta bianca, che si trovava in compagnia di tassisti appoggiato al muro. Con tale suono voleva sicuramente dimostrare il suo disappunto poiché ci eravamo baciati. Ci siamo girati subito verso il ragazzo e, all’improvviso, senza ragione, ha sferrato a L.D. (il quarantatreenne) un forte pugno allo zigomo sinistro che lo ha fatto cadere a terra in stato di seminconscienza”.
Non contento di aver picchiato il primo, l’aggressore ha lanciato altri insulti omofobi e si è avventato furiosamente contro l’altro ragazzo, il ventiquattrenne, colpendolo prima al centro della fronte (rompendogli gli occhiali) e successivamente su tutto il corpo, facendolo poi cadere a terra.
Con loro si trovava una ragazza, che ha assistito alla violenza e ha anche provato, invano, di dissuadere l’aggressore sconosciuto a calmarlo, a farsi spiegare i motivi delle sue azioni. Il tutto è aggravato da un dettaglio non trascurabile: lo sconosciuto è stato aiutato a scappare da un taxista, che non ha battuto ciglio a riguardo dell’aggressione che ha visto sotto i suoi occhi. L’aggressore è tutt’ora ricercato dalla polizia.
La vicenda, ovviamente, ha colpito tutto il mondo gay e tutte le realtà attiviste ed in particolare la più interessata, l’Arcigay Trieste che, dopo l’episodio omofobico avvenuto nella loro città, dichiara (tramite Antonella Nicosia):
“Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia Onlus esprime prima di tutto piena solidarietà e vicinanza alle vittime di questo grave episodio di violenza a danno di due persone omosessuali, che si stavano baciando per strada. La comunità LGBTI per l’ennesima volta deve registrare come ancora oggi nel nostro Paese e in particolare nella nostra città i cittadini e le cittadine omosessuali vivano in una condizione di maggiore esposizione alla violenza e alla discriminazione a causa del proprio orientamento sessuale, senza che vi sia alcuna legge che contrasti la violenza omofobica. Chiediamo urgentemente al Prefetto, considerato anche l’analogo caso accaduto all’inizio dell’anno sempre a Trieste, un incontro ufficiale per comprendere cosa lo Stato stia facendo per una minoranza di cittadine e cittadini che, tuttora privi di una legge che tuteli le loro relazioni familiari, sono costretti a vivere in una società in cui lo stigma sociale e le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere sono purtroppo all’ordine del giorno”.
Ci ascolteranno mai?
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