holy shit. patriot front detained pic.twitter.com/uIIZeXn6Ci
— alissa azar (@AlissaAzar) June 11, 2022
L’11 giugno scorso la North Idaho Pride Alliance ha ospitato un evento inclusivo LGBTQ+ in un parco della città di Coeur d’Alene, capoluogo della contea di Kootenai. Peccato che a un paio di isolati di distanza sia partito un “piccolo esercito” di uomini, 31 suprematisti bianchi, intenzionati a scatenare il panico durante l’incontro. Un residente locale li ha visti e chiamato la polizia.
Ricevuta la soffiata, le autorità hanno fermato il camion e arrestato coloro che erano al suo interno, tutti appartenenti al gruppo di estrema destra Patriot Front. Gli uomini sono stati trovati con indosso pantaloni color cachi, camicie blu navy, cappelli beige e passamontagna bianchi, a coprire i loro volti. Indossavano anche toppe che inneggiavano, con orgoglio, la loro appartenenza all’estremismo di destra.
“In base all’attrezzatura e alle cose che avevano con loro, oltre ai documenti sequestrati, appare chiaro che volessero scatenare tafferugli“, ha detto il capo della polizia Lee White. Nel camion sono stati trovati anche fumogeni, mazze, scudi e parastinchi. Secondo numerosi rapporti, i membri del gruppo provenivano da 11 Stati d’America, tra cui Washington, Colorado, Wyoming, Virginia, Texas, Arkansas, Oregon, Utah e Illinois.
Dopo la conclusione dell’evento LGBTQ+, la North Idaho Pride Alliance ha rilasciato una dichiarazione e ha ringraziato le forze dell’ordine per aver fermato la potenziale rivolta. “In qualità di piccola comunità senza scopo di lucro, North Idaho Pride Alliance si prende un giorno di riposo a dir poco necessario dopo aver organizzato con successo un evento tanto importante, gioioso e SICURO per la comunità nelle circostanze più difficili”. “Siamo profondamente grati alle forze dell’ordine che hanno risposto in modo professionale per mantenere la nostra comunità al sicuro”.
In un rapporto del Southern Poverty Law Center, il Patriot Front è descritto come “un’organizzazione ossessionata dall’immagine” con un “programma esplicitamente fascista”.
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