Bar di Livorno, la titolare: “Sono lesbica e non vogliamo i soldi di chi ha votato Giorgia Meloni”

"Non impedirò alle persone di venire nel mio locale, ma chiedo loro di fare una scelta di coerenza ideologica".

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Bar di Livorno, la titolare: "Sono lesbica e non vogliamo i soldi di chi ha votato Giorgia Meloni" - Giorgia Meloni - Gay.it
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Bar di Livorno, la titolare: "Sono lesbica e non vogliamo i soldi di chi ha votato Giorgia Meloni" - La Bua DellOrate - Gay.it

Non si placa il clamore elettorale dello scorso fine settimana, con Giorgia Meloni probabile futuro premier grazie al trionfo di Fratelli d’Italia davanti al Pd e al Movimento 5 Stelle. La destra italiana spaventa il mondo, con titoli che dagli USA alla Francia hanno sottolineato il ritorno “dei fascisti” al governo, mentre nel Bel Paese la comunità LGBTQ+ si ricompatta ancora una volta, perché consapevole che i prossimi anni saranno da passare in trincea.

In tal senso, c’è anche chi ha ipotizzato forme di protesta clamorose. “La Bua Dell’Orate“, locale di Livorno, ha annunciato che non vorrà i soldi di chi ha votato Fratelli d’Italia.

Siete gentilmente pregati di essere coerenti con il vostro voto e di non frequentare più il Nostro Baretto di Invertite/Deviate*. Con Amore, la Bua“. Firmato Romina Matarazzo, proprietaria del bar, lesbica dichiarata, che ha ribadito a LaRepubblica: “quando ho visto i risultati domenica sera non ci volevo credere. Sapevo che la destra era molto favorita, ma fino all’ultimo speravo in un risultato diverso. Si tratta dell’Abc, dei diritti che ogni persona si merita di avere: con questo voto siamo tornati indietro dopo tanti anni di lotte e diritti conquistati. Il mio è un locale inclusivo e senza etichette. È un valore fondamentale per noi quindi chiedo a chi non lo condivide di scegliere un altro posto in cui rilassarsi. Non sono un’esperta di politica, certo, ma non c’è bisogno di esserlo per capire che questo risultato costituisce una minaccia a diritti che sono invece fondamentali e vanno tutelati. Io sono omosessuale, il mio locale è frequentato da molti membri della comunità, ha partecipato e pubblicizzato il Toscana Pride e mi spaventa il pensiero che qualcuno che vuole solo rilassarsi in compagnia, in un luogo inclusivo, possa invece rischiare di essere attaccato da altri clienti con un’ideologia di pensiero come quella della Meloni. A questi ultimi chiedo semplicemente di fare una scelta conscia su dove trascorrere le proprie serate”.

Su Facebook è successo di tutto, tra applausi e proteste, condivisioni e minacce. “Io non voglio imporre nulla, chiedo solo coerenza con i propri principi. Per noi questo è importante“, ha spiegato Matarazzo. “I valori che definiscono il pensiero politico di Giorgia Meloni non solo non ci rappresentano ma spaventano anche. Con questo voto invece di progredire siamo tornati pericolosamente indietro. Detto questo, non impedirò alle persone di venire nel mio locale, ma chiedo loro di fare una scelta di coerenza ideologica“.

Travolta dalle polemiche, e dopo una notte insonne, in mattinata Romina è tornata sull’argomento, provando a chiarire quanto scritto ieri, probabilmente in un momento di sgomento post-elettorale, chiaramente segnata dall’amarezza.

Chi mi conosce sa come sono fatta, cosa volevo dire e come l’ho detto.
Non sono una codarda che si nasconde dietro un dito o che non si assume le proprie responsabilita ma devo ammettere che tutto questo è troppo grande per me e davvero non mi ci vedo in diretta nazionale o a fare altre interviste“, ha precisato Matarazzo, al termine di 24 ore in cui il suo baretto è finito sulle home-page di cronaca nazionale. “Comunico a Voi e a tutti che all’ingresso del mio locale non c’è la richiesta del proprio voto, non ci ho mai minimamente pensato lontanamente. Il mio locale è aperto a tutti, chi vuole è il benvenuto e verrà trattato come ho sempre fatto: nel migliore dei modi. Io di mestiere faccio le bevute, questa situazione mediatica non mi appartiene. Ho fatto ciò che volevate, mi sono spiegata e spiegata ancora. Ma sono giunta alla conclusione che comunque ognuno prende dalle parole cioè che vuole e io parole su questo non sono più tenuta a dirle: ne ho già dette abbastanza e sarebbero sempre le solite di ieri“.

Romina si è poi soffermata sull’ondata di recensioni che hanno colpito la pagina Google del suo locale, sia in positivo che in negativo: “per recensire un locale devi averci vissuto un’esperienza vera. Ribadisco che non era minimamente nelle mie intenzioni mettere un divieto, non mi appartiene. Sono una persona molto inclusiva e libera di esprimermi dove e come voglio o di poter declinare un invito. Per me questa situazione finisce qui, chi vuol continuare sappia che non avrà la mia attenzione e nemmeno quella delle persone che mi stanno intorno“.

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