26 anni, Marvia Malik è una giornalista pakistana diventata celebre in quanto prima conduttrice di un telegiornale apertamente transgender ad apparire sulla televisione pakistana, nel 2018. Venerdì scorso Malik è sopravvissuta ad un tentativo di omicidio da parte di due uomini armati, che le hanno sparato mentre tornava a casa.
La sua presenza in televisione da anni suscita polemiche in Pakistan, dove l’omosessualità rimane ancora oggi illegale. Secondo quanto riferito, Marvia aveva ricevuto diverse telefonate minatorie prima del tentato omicidio, a causa anche delle sue posizioni pubbliche a favore dei diritti LGBTQI+.
I due uomini che le hanno sparato devono ancora essere trovati. Malik ha riferito alla polizia che il suo attivismo sarebbe un “fattore importante” dietro il tentativo di omicidio. Dal giorno della sparatoria si è allontanata da Lahore, per proteggere la propria incolumità. Prima di apparire su Kohenoor TV, Malik aveva fatto rumore in patria in quanto prima modella dichiaratamente trans a partecipare ad una sfilata di moda.
Una volta diventata conduttrice, l’odio transfobico si è riversato su di lei, come confidato a Reuters. “Avevo ricevuto molti apprezzamenti da coloro che sono associati all’industria della moda, quando ero modella in passerella“. Marvia si è pagata il college lavorando in un salone di bellezza, superando non pochi ostacoli per approdare in tv.
I diritti LGBTQ+ in Pakistan sono estremamente limitati. Secondo la legge pakistana, le attività omosessuali sono ancora oggi illegali. Le identità transgender e non binarie sono invece legali, ma a fine 2022 i leader religiosi hanno provato a contrastare una legge che garantirebbe pieni diritti alle persone trans*.
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