Ancora un tweet, ancora transfobia via social, ancora polemiche. J.K. Rowling, donna più ricca del Regno Unito nonché madre di Harry Potter che a breve diverrà ancor più ricca grazie alla serie HBO sul maghetto in produzione, è stata accusata di negazionismo dell’Olocausto ai danni delle persone transgender. Ma andiamo con ordine.
Il 13 marzo Rowling, attivissima su X, replica ad un account anonimo che cita il rogo nazista dei libri sulle persone transgender, chiedendole perché sostenesse l’ideologia transfobica alla luce di tali informazioni. La scrittrice ha messo in dubbio quanto scritto dall’utente. “Io semplicemente… cosa? Come hai fatto a scrivere tutto questo e a premere invio senza pensare ‘Forse dovrei controllare la mia fonte, perché potrebbe essere stato un sogno febbrile’?”, il tweet di Rowling, immediatamente finito nella bufera.
Alejandra Caraballo, istruttrice clinica presso la Harvard CyberLaw Clinic, ha risposto al cinguettio della scrittrice, accusandola apertamente di negazionismo dell’Olocausto e citando molteplici fonti sulle persone trans prese di mira durante l’Olocausto.
Sebbene la Rowling non abbia negato che l’Olocausto sia mai avvenuto, è stata accusata di aver messo in dubbio la persecuzione delle persone trans sotto il regime nazista, fatto storicamente documentato.
Etichettate come Lebensunwertes Leben, o “vite indegne di vivere”, le persone transgender furono detransizionate con la forza, inviate nei campi di concentramento e uccise nella Germania nazista. L’Associazione studentesca tedesca nazista, come riportato dall’utente X che aveva posto un semplice quesito a Rowling, diede fuoco all’Istituto per la ricerca sessuale, istituto di ricerca fondato dal sessuologo ebreo Magnus Hirschfield che forniva assistenza per l’affermazione del genere e riconoscimenti legali per le persone transgender sotto forma di cambi di nome e “certificati da travestito”. Le ricerche e i libri dell’istituto furono sistematicamente bruciati, distruggendo decenni di ricerca sull’identità di genere.
Rowling ha risposto a Caraballo affermando che “Nessuno dei tuoi articoli supporta la tesi secondo cui le persone trans furono le prime vittime dei nazisti o che tutta la ricerca sull’assistenza sanitaria trans fu bruciata nella Germania degli anni ’30. Ti stai impegnando a mentire, Alejandra”.
“So che leggere è difficile, ma chi ha mai detto che le persone trans furono le prime vittime o che hanno bruciato tutti i libri?”, ha replicato Caraballo. “Le persone trans furono prese di mira e l’Hirschfeld’s Sex Institute fu saccheggiato dai nazisti e il suo contenuto bruciato il 6 maggio 1933. Questi sono fatti”.
L’insensata guerra alle persone trans da parte di J.K. Rowling prosegue da anni. Il primissimo attacco nel 2019, quando prese le difese dell’attivista transfobica Maya Forstater. Un anno dopo, nel 2020, la scrittrice ha firmato un lungo e tristemente celebre editoriale in cui parlava di “persone che hanno le mestruazioni”, per distinguere le donne cisgender da quelle transgender. Negli anni successivi ha continuato a rafforzare la propria posizione. Nel 2023, in una serie di podcast dal titolo The Witch Trials of JK Rowling, ha affermato che “non ha mai avuto intenzione di turbare nessuno” con le proprie opinioni, tanto da definirsi “profondamente” fraintesa.
Lo scorso ottobre la scrittrice ha partecipato ad una conferenza transfobica al grido “pronta ad andare in galera per le mie opinioni”, dopo aver aperto un centro per le vittime di stupro a Edimburgo ma ad esclusione delle donne trans* e promosso l’e-commerce che vende merce transfobica. Un mese fa ha donato 70.000 sterline ad un’associazione transfobica. Difesa dalle destre internazionali, Eugenia Roccella in testa, Rowling ha rispedito al mittente le critiche da parte dei fan LGBTQIA+ di Harry Potter, sottolineando come “con i soldi il dolore scompare rapidamente”.
I just… how? How did you type this out and press send without thinking ‘I should maybe check my source for this, because it might’ve been a fever dream’? pic.twitter.com/fl9QLuFytc
— J.K. Rowling (@jk_rowling) March 13, 2024
You're engaging in Holocaust denial Joanne.https://t.co/cprrKDu8YPhttps://t.co/dpqyRqzaxE pic.twitter.com/v5S2237Quz
— Alejandra Caraballo (@Esqueer_) March 13, 2024
Neither of your articles support the contention that trans people were the first victims of the Nazis or that all research on trans healthcare was burned in 1930s Germany. You are engaging in lying, Alejandra.
— J.K. Rowling (@jk_rowling) March 13, 2024
I know reading is hard but where did anyone say they were the first victims or that they burned all books? The facts are that trans people were targeted and the Hirschfeld's Sex Institute was sacked by the Nazis and it's contents burned on May 6, 1933.https://t.co/qqTcuLGzSQ
— Alejandra Caraballo (@Esqueer_) March 13, 2024
I know reading is hard but where did anyone say they were the first victims or that they burned all books? The facts are that trans people were targeted and the Hirschfeld's Sex Institute was sacked by the Nazis and it's contents burned on May 6, 1933.https://t.co/qqTcuLGzSQ
— Alejandra Caraballo (@Esqueer_) March 13, 2024
Fonte: LGBTNation
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