L’Enciclopedia Treccani ha aggiunto una nuova voce all’interno del proprio aggiornamento quinquennale. L’acronimo LGBTQIA+, che “designa tutte le persone che per orientamento sessuale, identità e/o espressione di genere, caratteristiche anatomiche non aderiscono agli standard del binarismo cisessuale e dell’eterosessualità“.
Esso conferisce quindi coesione ai movimenti delle minoranze sessuali, veicolando l’idea che esse costituiscano un unico gruppo sociale. Ma evidenzia anche la molteplicità delle soggettività che tiene assieme, per evitare che alcune ottengano un eccesso di visibilità e occultino le altre. L’unità evocata dalla sigla non impedisce quindi, e anzi incoraggia l’emergere di divisioni interne a quella che può essere considerata una comunità soltanto in senso contingente e pluralistico.
Voce firmata da Lorenzo Bernini, docente di Filosofia politica presso l’Università di Verona, dove ha fondato il Centro di ricerca PoliTeSse – Politiche e Teorie della Sessualità, che adesso dirige. Quanto scritto da Bernini è diventato ebook da scaricare gratuitamente sul sito della Treccani a partire dal 24 giugno.
“Il libro ricostruisce in modo agile e sintetico le tensioni dialettiche che nell’ultimo secolo e mezzo hanno attraversato, e ancora attraversano, i movimenti LGBTQIA+, conducendoli a importanti conquiste e ponendoli di fronte a problemi nuovi“. A firmare l’introduzione Porpora Marcasciano, storica attivista e attuale presidente del MIT. Ad oggi, all’interno dell’enciclopedia si poteva trovare l’acronimo LGBT, ora ampliato.
Bernini è tra i primi promotori di GIFTS, la Rete degli studi di Genere, Intersex, Femministi, Transfemministi e sulla Sessualità ed è autore di monografie tradotte in diverse lingue, come Apocalissi queer: Elementi di Teoria antisociale (Edizioni ETS, 2013) e Le teorie queer: Un’introduzione (Mimesis, 2017). Il suo ultimo libro si intitola Il sessuale politico: Freud con Marx, Fanon, Foucault (Edizioni ETS, 2019).