The Danish Girl di Tom Hooper, liberamente ispirato alle vite delle pittrici danesi Lili Elbe e Gerda Wegener, è stato l’ultimo film di un grande studios hollywoodiano con un protagonista transgender interpretato da un attore cisgender. Era il 2015, Eddie Redmayne nei panni di Lili Elbe, la seconda persona a essere identificata come transessuale e a essersi sottoposta a un intervento chirurgico di riassegnazione sessuale, venne nominato agli Oscar, mentre Alicia Vikander, negli abiti dell’amata Gerda, vinse la statuetta come miglior attrice non protagonista.
Sei anni dopo, via Insider e nel pieno della promozione del film “The Green Knight”, Alicia ha affrontato di petto tutte quelle critiche legate al fatto che Eddie Redmayne, attore cisgender, abbia interpretato la parte di una donna transgender.
È stata un’esperienza così formativa. Penso che Eddie abbia fatto un ottimo lavoro. Capisco perfettamente le critiche che ci sono state, perché c’è bisogno di un cambiamento, per fare in modo che gli uomini e le donne trans mettano davvero piede in questo mondo e trovino lavoro.
3 anni dopo The Danish Girl è fortunatamente arrivato Pose, serie FX che ha imposto una volta per tutte la giusta rappresentazione trans sul piccolo schermo, con il set più queer di sempre e attrici dichiaratamente transgender nei ruoli principali. Non a caso negli ultimi anni pellicole con personaggi trans interpretati da attori cis, vedi Scarlett Johansson in Rub & Tug, sono finiti nel tritacarne dopo l’inevitabile polverone.
Ma il vero cambiamento, sostiene Alicia, sarà quando “donne e uomini trans” interpreteranno “personaggi cisgender” (persone la cui identità di genere corrisponde al genere e al sesso biologico). Verissimo, ma di strada da fare prima di arrivare a quell’epocale realtà ce n’è ancora tanta, dinanzi ad un’industria hollywoodiana che ancora oggi fatica ad abbracciare l’idea di far interpretare personaggi transgender a persone transgender. 6 anni fa Eddie Redmayne agognava l’Oscar, come capitato a Jared Leto in Dallas Buyers Club e a Hilary Swank in Boys Don’t Cry. Speriamo solo sia stato l’ultimo ‘caso’ di tanti. Perché attori e attrici transgender brav* ci sono, se l* fai lavorare, come ampiamente dimostrato da MJ Rodriguez, prima storica donna trans a strappare una nomination agli Emmy.
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