Tiziana e Lory si sono conosciute in un gruppo per persone transgender. Tiziana aveva già cominciato il percorso medico da un po’ e Lory era agli inizi.
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Una storia davvero particolare la vostra. Vi siete conosciute e innamorate intraprendendo il medesimo percorso di transizione.
Tiziana: è vero! Ci siamo trovate e capite sin da subito.
Lory: è stato bello perché è nata dapprima una bella amicizia e poi l’amore.
Tiziana: parla per te, io ci ho provato sin da subito, ma tu non lo capivi!
Lory e Tiziana ridono. Lory ammette di non aver afferrato i messaggi piuttosto chiari di Tiziana.
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Cosa vi ha fatto innamorare l’una dell’altra?
Lory: Tiziana mi è stata tanto vicina in un periodo davvero buio per me. Vedevo soltanto i miei difetti. Sentivo che gli ormoni non facevano effetto abbastanza in fretta e mi sentivo insicura. Lei riusciva a vedere i miei pregi e li faceva notare anche a me. Quando c’era una difficoltà che a me sembrava enorme, con lei diventava semplice da affrontare.
Tiziana – perché io c’ero passata prima! Lei per esempio aveva il complesso della barba, era fissata che anche facendola spesso si potesse vedere un minimo di alone… Io, modestamente, sono un’esperta di make up e le ho consigliato il fondotinta giusto. E ti giuro, che prima era capace di non uscire di casa!
Lory – sono stata fortunata ad incontrarla…
Tiziana scherza – Mi sento fortunata anche io. Però è vero, tu di più.
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Avete ragione a dire che lo siete. Prima avevate avuto delle esperienze spiacevoli, è vero?
Lory – io non ne parlo volentieri, ma il ragazzo con cui ho avuto una storia lunga era un translover. Mi vedeva come un feticcio, non come donna. Era un tipo piuttosto aggressivo, una sera abbiamo litigato e mi ha picchiata chiamandomi frocio e altri termini che non voglio ripetere. Sono scappata per strada e ho scritto ad un’altra ragazza MtF che credevo amica per chiedere aiuto, ma lei mi ha risposto che me l’ero cercata. Penso di non aver pianto così tanto in vita mia. Mi sentivo umiliata, spaventata e sola. Ho mandato un messaggio a Tiziana. Ci conoscevamo ancora da pochi mesi, non so perché l’ho fatto, perché proprio lei… Fatto sta che è passata a prendermi in macchina nel cuore della notte senza batter ciglio. Il giorno dopo il bastardo ha avuto il coraggio di presentarsi a casa. Io volevo chiamare la polizia ma pensavo “che cosa dico? E se anche loro mi dicono che me la sono cercata? Ma io non me la sono cercata, non è colpa mia… E se becco qualcuno transfobico? Non ce la faccio a reggere ancora…” Mentre mi facevo tutte queste paranoie lei è scesa di casa ed è tornata. Quando le ho chiesto che aveva fatto mi ha risposto “tutto a posto. Gliene ho restituite un po'”. In quel momento ero shockata ma ora se ci ripenso rido. Ha funzionato, non si è fatto più vedere!
Tiziana: l’ho spinta io a lasciarlo, è vero. Oltre ad avere quegli scatti d’ira la trattava come un maschio e questo è inaccettabile. Sempre a dirle che non doveva osare operarsi, ma io dico invece che lui non doveva osare darle ordini di questo tipo! Anche questa è una forma di violenza, l’identità di genere va rispettata. Lei ha resistito pure troppo ma non è giusto giudicarla, non è certo l’unica che fa qualche cavolata per amore. Tutto sommato capisco anche lui, io ho la dote di non giudicare mai nessuno. Lui non voleva perdere il suo ragazzo. Il fatto è che lei è una ragazza, quindi semplicemente non erano destinati a stare insieme. Per la maggior parte delle persone la fisicità è indispensabile.
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Non per voi…
Lory – io sono pansessuale, quindi per me il genere è solo un dettaglio.
Tiziana – e io sono bisessuale.
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Dicci la verità Tiziana, hai fatto scoppiare la coppia per poterci provare tu…
Tiziana ride – è vero! Mi hai beccata.
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Che messaggio volete dare ai nostri lettori e lettrici?
Lory – che l’amore va oltre al genere.
Tiziana – io rispetto i gusti di tutti. Gay, lesbiche, bisex, pansex. A ognuno piace un genere, dei corpi, delle parti del corpo e ad altre-i no. E’ un dato di fatto e chi sono io per giudicare i gusti altrui? L’importante è che nessuno lo faccia con i miei. Sono una donna transgender e sto con una ragazza transgender. Le etichette poco mi importano, basta che posso stare con lei.
– Forse si vive davvero meglio senza etichette. Se si cambia nome ad una rosa, avrà comunque lo stesso profumo, come insegna Shakespeare.
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Ognuno ha i suoi gusti,vanno differenziati i limiti di Amore,bisogno,sesso (facile da dire eh?)senza offendere ne aggredire nessuno. Un bel lieto fine che stenta spesso in questo periodo.